i apre la stagione dello sci, e Mauro Sormani comincia le sue gare.
La prima è un appuntamento ormai ricorrente: la marcialonga. 70 Km di pista, 4500 partecipanti alla partenza, una temperatura di -15° gradi.
Anche quest’anno Mauro ha conquistato un ottimo piazzamento.
MARCIALONGA 2005
Di Mauro Sormani
Sono le 8,15 di domenica 30 gennaio e siamo tutti schierati sulla linea di partenza.
Aspettiamo la consueta cannonata che indica l’inizio della competizione.
Eccola!
Spingo con tutta la forza nella speranza di raggiungere l’imminente salita fra i primi concorrenti.
La pista si stringe e si alza la pendenza, ci siamo. La concentrazione di atleti per metro quadrato è impressionante, riesco a farmi largo e salgo con un buon ritmo.
In leggera discesa fino a Moena, passiamo nel centro paese e poi ancora su, di nuovo salita e ancora una discesa, questa volta più lunga, siamo a Soraga.
Adesso si respira finalmente, sono in buona posizione e devo solo mantenerla.
E’ una giornata gelida, la temperatura dell’aria va oltre i -15, ma sto bene, la tensione mi toglie la sensazione di freddo. Si procede prevalentemente a spinta, il percorso è costantemente in leggera salita e tutti fanno un ritmo regolare. I primi chilometri passano molto velocemente, attraversiamo il ponte e ci troviamo in piazza a Canazei per il giro di boa. Ora costeggiamo l’altra sponda dell’Adige (qui poco più di un torrente) per raggiungere di nuovo tutti i paesi attraversati salendo. In questo tratto, il percorso meno faticoso, lascia il tempo a tutti i concorrenti di guardarsi intorno, scambiarsi qualche battuta, ed alimentarsi con qualcosa di rapido. Anch’io apro una delle buste di carboidrati liquidi. E’ ghiacciata, riesco a far uscire solo una piccola quantità di prodotto e lo assumo sciogliendolo lentamente in bocca come se fosse un ghiacciolo. Devo contare solo sui rifornimenti disseminati lungo il percorso, quindi bevo ad ogni ristoro sperando che il primo sole scongeli gli integratori che porto nel marsupio.
Si rivede Moena, mi aspetta una delle asperità del percorso; prima la salita, poi una discesa molto tecnica. Sono di nuovo di fianco all’Adige, ho già percorso 40 chilometri, la temperatura è meno rigida, finalmente riesco ad alimentarmi correttamente, rimango al centro del mio gruppetto che corre verso Predazzo, Roda, Ziano di Fiemme,Tesero lago, Masi di Cavalese e Molina.
Siamo ormai alla fine, sono davanti alla Cascata, a soli 3 km dall’arrivo. E’ salita dura adesso. Ho la schiena rotta e le braccia stanchissime, nonostante abbia sciolinato i miei sci non tengono il passo, salgo con tutte le forze, perdo qualche posizione, mi supera la prima donna, Cristina Paluselli, ma taglio comunque soddisfatto il traguardo.
Ottantunesimo in 3h.25’13”