“Marti e basta”: un libro per bambini che parla di accettazione e inclusione

Ho appena chiuso la telefonata con Germano Chiaverini, uno scrittore abruzzese di libri per bambini. Poco prima di sentirlo sapevo che avremmo parlato del suo nuovo libro e volutamente non ho letto nulla. Desideravo fosse lui a raccontarmelo, dall’inizio alla fine, per entrare nel vivo della storia e sentirla dalla voce di chi l’ha creata.

Durante l’intervista sento subito che Germano non è solo, con lui c’è la figlia Viola.
È stata proprio la nascita della piccola, qualche anno fa, a portarlo sulla strada della narrativa per ragazzi. “Scrivo da sempre, prima lo facevo unicamente per me stesso. Poi ho iniziato a farlo anche per gli altri”. Gli altri di cui parla sono “i giovani adulti”, forse il pubblico più difficile da conquistare.

Quando gli chiedo di parlarmi del libro sento una nota di orgoglio nella sua voce.
Il romanzo si intitola “Marti e basta”, edito dalla Masciulli Edizioni, acquistabile su tutti gli store online e in libreria (qui il sito: https://www.masciulliedizioni.com/tag-prodotto/marti-e-basta/).

“Ho deciso di incentrare il romanzo sulla tematica del diabete giovanile. Questo perché conosco alcuni ragazzi che convivono con questa condizione e mi sono reso conto che chi gli sta intorno, soprattutto gli amici o i compagni di scuola, non sanno bene cosa voglia dire convivere con un ospite inaspettato”.

Il libro racconta la storia di Martina, una ragazzina di 11 anni simile a tanti altri bambini: simpatica, esuberante, appassionata di pallavolo e circondata da amici sinceri. Un giorno, durante un corso di primo soccorso, scopre di avere il diabete, una notizia che non prende affatto bene e che la metterà a dura prova. 

“All’inizio Martina è solare e ironica, dopo la scoperta del diabete inizia a esprimere la sua rabbia. Gli amici cercano in tutti i modi di farla sentire a suo agio, ma è lei stessa a essere la sua principale nemica. Solamente verso la fine del libro, anche grazie all’aiuto di un compagno di classe, riuscirà a parlarne davanti a tutti. E si renderà conto che agli occhi degli amici è sempre la stessa, semplicemente ‘Marti e basta’”.

Chiedo a Germano come gli è nata l’idea di scrivere un libro su una tematica tanto delicata e soprattutto l’intento per cui l’ha fatto.

“L’idea è nata perché ho vissuto da vicino la storia di mia cugina, anche lei con diabete giovanile. Avere una persona della tua famiglia che improvvisamente si trova a convivere con un nuovo ospite non è facile. Non sai bene come comportarti. Così, negli anni, ho pensato che la cosa migliore che potessi fare era semplicemente quella di interessarmi alla questione, soprattutto da un punto di vista psicologico, e sensibilizzare quante più persone possibili sul tema”.

Germano mi dice che prima di scrivere il libro ha intervistato Martina – la ragazzina che ha ispirato la storia – la sua famiglia, i suoi amici e la nonna, anche lei diabetica. Non solo: ha coinvolto professionisti che potessero spiegargli al meglio come si manifesta il diabete e come si può tenere a bada. La sua storia, raccontata con ironia e grande profondità, vuole andare a sensibilizzare le generazioni più giovani.

La scrittura è volutamente scorrevole e coinvolgente perché il mio intento è fare arrivare il messaggio ai ragazzi. Sono andato anche nelle scuole del mio paese, Roccaraso, per parlare direttamente ai più giovani. Voglio dire loro che tutto si supera e che ciò che sembra un dramma può rivelarsi, successivamente e da un altro punto di vista, un’occasione speciale di riscoperta di se stessi”. 

L’adolescenza è un’età delicata. Si vuole passare inosservati, essere uguali a tutti gli altri.
Per questo la “Marti” del libro vive la scoperta del diabete come un dramma.
Si sente “Martina la diabetica”; “Martina la malata”. Ha paura della situazione, di non essere accettata da tutti gli altri. Per poi rendersi conto che sì, il diabete è un ospite ingombrante ma non ti cambia come persona. 

Rimani comunque sempre tu, perché non sei il tuo diabete. Sei tu e basta.

Una lezione di accettazione e inclusione per tutti i ragazzi che, durante l’adolescenza, tendono ad amplificare ogni tipo di emozione. Questo libro può aiutarli a capire l’importanza della vita e della felicità, indipendentemente dai momenti difficili.

Come ultima domanda, chiedo a Germano se ha dedicato il libro a qualcuno in particolare.

A mia figlia. I miei libri sono tutti dedicati a lei”. 

A cura di Francesca Conti