Medici empatici, pazienti più sani

 

Avere un buon rapporto di fiducia con il proprio medico è molto importante per tutti i pazienti, soprattutto per chi, come i diabetici, soffre di una patologia cronica. L’empatia tra medico e paziente non riesce solo a rassicurare l’assistito ma si riflette anche sulla sua salute, con una migliore gestione della malattia diabetica e una minore manifestazione di complicanze.

Lo confermano i ricercatori della Thomas Jefferson University che, nel corso di un’indagine sul tema che ha raccolto le testimonianze di 242 medici e quasi 21 mila diabetici, ha messo in luce come chi si sente capito e supportato dal proprio medico di riferimento riesca a controllare meglio il diabete ed sia, in generale, più sano.

Complice, sembrerebbe, la fiducia riposta nel medico che porta il paziente a seguirne prescrizioni terapeutiche e suggerimenti relativi ad eventuali cambiamenti in stili di vita scorretti. Quando un medico ha un atteggiamento empatico nei confronti del proprio paziente è maggiormente in grado di capire meglio non solo i sintomi clinici associati alla malattia ma anche ansie e preoccupazioni e, di conseguenza, riesce a indirizzarlo verso un percorso di gestione individuale del diabete più efficace. Secondo quanto emerge dallo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Academic Medicine, questa empatia si riflette in uno stato di salute migliore e una minore ospedalizzazione per complicanze associate al diabete. Contrariamente, chi non si sente capito e assistito al meglio dal proprio medico incorre in maggiori errori nella gestione della patologia.

Secondo i ricercatori, in Italia l’abitudine di avere un ‘medico di fiducia’, che sia il medico di medicina generale o il diabetologo, favorisce l’instaurarsi di un rapporto più duraturo e di maggiore comprensione delle esigenze non solo cliniche ma anche personali dell’assistito.

Cinzia Pozzi

12 settembre 2012 [FONTE: Medical News Today]