Un mare dolce e determinato

 

Un mare dolce e determinato
Monica sfida la sua malattia a bracciateÈ il mondo di Monica Priore, che a 38 anni vanta due record da fondista in acqua. Ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina e ha nuotato per 22 chilometri da Capri a Meta di Sorrento. Monica ha il diabete dall’età di cinque anni. Un esempio per tutte le persone con diabete, che sia di tipo I o II, a non lasciarsi andare a una vita fatta di rinunce e sedentarietà. Il messaggio è preciso: il diabete non è un limite. Questi successi si ottengono però con la capacità di fare qualche sacrificio, con la costanza e la determinazione. L’allenamento, l’alimentazione corretta e controllata e un monitoraggio costante dei valori sono e sono stati i tre pilastri costanti della vita di Monica.

La decisione di mettere la sua esperienza a servizio degli altri ha preso corpo in un libro: “Il mio mare ha l’acqua dolce”. Il volume, che racconta la storia di Monica Priore dall’esordio del diabete fino alle sue conquiste, è uscito proprio in occasione della Giornata mondiale del diabete, celebrata il 15 e 16 novembre con eventi di sensibilizzazione. Monica Priore non si accontenta dei record raggiunti e continua ad allenarsi: la sua vita ora è normale, ma vuole sfruttare le sue braccia per lo sport che ha scelto, che ama e che l’ha aiutata a gestire la malattia. Il diabete ha bussato alla sua porta quando aveva cinque anni, d’estate. In un’intervista la campionessa ricorda la contrapposizione tra una bambina che voleva giocare e quella costretta a farsi infilare aghi nelle braccia.

All’inizio – complice anche la scarsa conoscenza della malattia ai primi anni ’80 – Monica minimizzava e negava, soprattutto all’esterno, mentre in famiglia colpevolizzava il padre e si lasciava andare ai capricci. Lo sport, dapprima la pallavolo poi il tennis, l’ha salvata: in quegli anni nessun medico le avrebbe dato il via libera e quindi nascondeva la malattia, ma oggi sono i medici stessi a incentivarla e ad aiutarla nel controllo della glicemia. Monica suggerisce di disinteressarsi di chi guarda la persona diabetica in modo diverso, e di imparare a convivere con la malattia senza necessariamente doversi dedicare a imprese come quelle affrontate da lei. Anche la vita quotidiana sa essere piena di sfide, ostacoli e il diabete è solo un elemento in più con il quale fare i conti, ma che se trattato correttamente lascia alla persona la possibilità di vivere una vita piena e normale. L’importante – dice Monica – è non piangersi addosso.

25 novembre 2014
Fonte: Ladyblitz