Saltare regolarmente la colazione può portare nel tempo a insulino-resistenza cronica e aumentare il rischio di diabete di tipo 2 nei soggetti sovrappeso. Questo quanto emerge dai risultati di uno studio presentato al 95 ° Meeting Annuale della Endocrine Society che si è svolto dal 15 al 18 Giugno scorsi a San Francisco, California.
La colazione, il primo pasto della giornata, è davvero importante. Nessuna dieta la scalfisce, anzi quando mi capita di leggere la quantità di cibo consigliato a colazione da un dietologo esclamo “quanta roba!”. Il salto della prima colazione pare venga adottato oggi da 7 milioni di italiani, quasi il doppio di 10 anni fa (dall’8% di allora al 14% di oggi). I motivi principali della scelta di saltare la colazione sono lo stomaco chiuso (50%), si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina (47%, in crescita rispetto al 41% del 2004), non si ha tempo (34%), si preferisce fare un pranzo più abbondante (37%). Ma saltare la colazione nasconde insidie ben più pericolose di un crampo della fame o di un calo di energia a metà mattina.
Secondo uno studio condotto da Elizabeth Thomas, medico endocrinologo della scuola di Medicina dell’Università del Colorado ad Aurora, nelle donne in sovrappeso che saltano la colazione compare una forma di insulino-resistenza acuta o di rapida insorgenza che, se cronica, rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di diabete. Lo studio di Thomas e collaboratori si è svolto in due giorni distanti tra loro di circa un mese, con la partecipazione di nove donne non diabetiche, con un’età media di 29 anni, in sovrappeso o con obesità. Le partecipanti sono state suddivise casualmente in due gruppi, uno ricevente la colazione durante la prima visita e non al seconda visita, e viceversa. Passate quattro ore, le donne di entrambi i gruppi hanno consumato lo stesso pranzo e da lì alle tre ore successive sono state sottoposte, ogni mezz’ora, ad un prelievo di sangue per misurare i livelli di glicemia e di insulina. Partendo dal fatto che, dopo un pasto, i livelli di glucosio aumentano e danno il via alla produzione di insulina, i ricercatori hanno tuttavia osservato livelli di insulina e di glicemia significativamente più alti nel giorno in cui le donne hanno saltato la colazione rispetto a quando l’hanno consumata.
Secondo Thomas, “I livelli più alti indicavano un episodio acuto di insulino-resistenza dovuto al salto della colazione. Non è chiaro se questa “risposta metabolica accresciuta” fosse temporanea o duratura, ma potrebbe contribuire allo sviluppo di una forma di insulino-resistenza cronica all’accumulo di zuccheri nel sangue e allo sviluppo di una condizione di prediabete e diabete nel tempo”.
Da domani, sveglia 10 minuti prima e tutti a tavola!
Alessandra Gilardini
Fonte: Adnkronos Salute, Medical News Today