Data: 01.05.2007/02.05.2007
Luogo: Boltenbreen
Coordinate: 78°29’43.51’’ N – 17°09’20.14’’ E
Temperatura: – 4 ° C
Situazione meteo: Sereno – Variabile
Profilo glicemico: Discreto
Note: La terra svalbaldese, fredda e deserta, è capace di essere trasformista come poche.
“La giornata dei lavoratori” (01/05) è risultata essere un punto di svolta importante per la spedizione di Mattia&C. Dopo aver percorso lunghissime vallate, attraversato ampi plateau ghiacciati ed aver affrontato passi in quota, i ragazzi hanno deciso di fermarsi ed accampare per tre giorni sul ghiacciaio del Boltenbreen, a quota 450 mt.
La vicinanza al mare e probabilmente anche l’inizio del cambio di stagione hanno fatto trovare in questa zona un clima più mite.
Per questa ragione, ed anche per il fatto di voler vivere intensamente delle splendide cime tutt’attorno, la spedizione qui lascia i propri pesanti bagagli.
Si passa così da una fase nella quale si percorrevano lunghe distanze ad una più esplorativa-locale.
Senza la zavorra, che rallentava pesantemente e faticosamente l’avanzamento, i nostri avventurieri hanno potuto affrontare nelle ultime 48 ore due cime a quota 1.000 mt, ammirando la banchina che dal mare saliva verso l’interno e godendo pienamente la discesa dai ripidi pendii (le ingombranti slitte non lasciavano la libertà di sbizzarrirsi con gli sci ai piedi).
Oltre alla parte ludica, questo è anche un momento per poter riordinare le idee e fare il punto sul viaggio sin qui affrontato, analizzandone non solo gli aspetti tecnici, ma anche e soprattutto per fondere e rinsaldare le emozioni sin qui vissute.
Le sensazioni, forti ed intense, sono purtroppo consegnate a stringati paragrafi.
Certo è che sin qui i nostri ragazzi hanno dimostrato forte personalità e grande spirito di sacrificio.
La fatica, vissuta durante le lunghe traversate con difficili condizioni atmosferiche, era profonda e lasciava spazio alla gioia solo dopo aver accampato. Sorseggiare una zuppa calda e godere del suo tepore è una felicità immensa.
Addormentarsi all’improvviso… e poi svegliarsi con un cielo limpido ed azzurro, libero dalle nubi nevose del giorno precedente. Il cuore si riscalda, il corpo riprende le energie per affrontare una nuova giornata, l’animo si riempie di uno spirito forte che intende condurlo verso nuove scoperte, nuove avventure.
Mattia racconterà se stesso con le sue profonde introspezioni e riflessioni non appena giungerà in Italia.
Per ora sottolinea che sta bene e di essere pienamente soddisfatto del viaggio sin qui affrontato. Le traversate senza il traino della slitta e le temperature più elevate hanno fatto aumentare l’utilizzo di insulina.
Ora siamo ad una riduzione del 50% rispetto alle condizioni normali.
La gestione alimentare dei giorni scorsi è stata ottimale e Mattia testimonia che raramente è andato in “ipo”.
La situazione glicemica è stata condizionata in maniera positiva dalla continuità dello sforzo, cosa che lasciava facilmente “calcolare” la quantità corretta di energia da “introdurre” nel suo motore.
Le condizioni meteorologiche hanno influito non poco sulla quantità di cibo che andava assunta quotidianamente; fortunatamente la “storia glicemica” che Mattia ha raccolto durante le sue numerose spedizioni gli ha permesso di mantenere ottimale la sua performance atletica.
Affrontare le salite è difficile… ma poi le soddisfazioni arrivano!