Per invertire l’aumento dei casi di prediabete e diabete bisogna considerare i fattori socio ecologici, importanti nello sviluppo della malattia. La dichiarazione arriva dalla American Diabetes Association durante la sua recente 73a Sessione Scientifica, e pubblicata online su Diabetes Care.
La dichiarazione scientifica osserva che, nel caso di obesità e diabete di tipo 2, “i tassi di prevalenza attuali sono impressionanti e si prevede di continuare a salire nel corso dei prossimi decenni.” I dati epidemiologici, infatti, sono allarmanti: un terzo degli adulti e fino a 18% dei giovani sono obesi, mentre si stima che un americano su tre svilupperà il diabete di tipo 2 entro il 2050, se le tendenze attuali continuano. Oggi l’8,3% della popolazione americana è diabetica, mentre un ulteriore 35% è ha una condizione di prediabete e può sviluppare il diabete di tipo 2.
L’autore James O. Hill, della University of Colorado School of Medicine, a Denver, e colleghi di altre prestigiose università americane hanno identificato diversi fattori sociali, ambientali ed economici che sono chiaramente associati alla crescita epidemica di diabete di tipo 2 negli Stati Uniti avvenuta negli ultimi dieci anni. L’aumento della quantità di cibo consumata a tavola, con un alto contenuto di zuccheri, grassi e sostanze energetiche contribuisce all’assunzione di calorie in eccesso, mentre una maggiore sedentarietà e una ridotta attività fisica giovanile contribuisce collettivamente ad un aumento di peso eccessivo. La tendenza all’aumento dei casi di obesità e diabete di tipo 2 è influenzata anche da fattori ambientali, come l’urbanizzazione globale e l’acculturazione, i determinanti sociali (la povertà, il livello di istruzione), l’ambiente sia naturale che costruito, i progressi tecnologici nella vita professionale e privata, e l’ambiente scolastico.
Tutti questi fattori, insieme ad altri da tempo associati ai disturbi metabolici, devono essere affrontati per combattere efficacemente la crescente obesità e le relative epidemie di diabete. “Crediamo che enfatizzando un approccio scientifico rigoroso, che agisca sulla comunità e gli interventi ambientali di prevenzione del diabete, fornirà la migliore mappa per guidare i messaggi di salute pubblica e le politiche per arginare l’epidemia di diabete di tipo 2”, afferma Robert E. Ratner, Direttore Scientifico e Medico dell’American Diabetes Association. “Sappiamo che il diabete di tipo 2 può essere prevenuto in molti casi. E ora di applicare questa conoscenza al fine di utilizzare un modo scientifico e sistematico per fermare questa epidemia inquietante e ridurre il carico di malattia in questo paese.”
Alessandra Gilardini
Fonte: Care Diabetes Journal