Scoperta l’attività di tre proteine che controllano la glicemia associata a obesità o pre-diabete, un altro aiuto nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Le cellule beta del pancreas producono insulina in risposta all’aumento degli zuccheri nel sangue, per esempio dopo un pasto. Grazie a ciò, siamo in grado di costruire una riserva di energia per l’organismo. Nel caso in cui le cellule beta non sono in grado di produrre abbastanza insulina, gli zuccheri nel sangue aumentano portando alla glicemia alta e alla condizione di diabete di tipo 2. Gli zuccheri stimolano un complesso formato da tre proteine SIK2-p35-PJA2 presenti nelle cellule beta del pancreas e responsabili insieme ad altre della produzione di insulina. In particolare, la glicemia bassa attiva la proteina p35 che blocca la produzione di insulina, mentre la glicemia alta attiva SIK2 e PJA2 che agiscono bloccando p35 e permettono la produzione di insulina.
Uno studio recente, condotto da Jun-Ichi Sakamaki e colleghi dell’ Università di Ottawa, in Canada, rivela come poter aiutare le cellule beta a produrre più insulina. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Nature Cell Biology. I ricercatori hanno visto che nei topi obesi la proteina SIK2 si accumula nelle cellule beta, che risultano così pronte a compensare la richiesta di grandi quantità di insulina per riportare la glicemia a valori controllati. Al contrario, nei topi dove viene “spento” il gene che produce SIK2, l’azione di SIK2 e PJA2 vengono a mancare, p35 resta attiva e le cellule beta non sono in grado di produrre insulina. Questo studio permette di capire come potenziare la produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas ancora attive nonostante la malattia, e fornisce nuovi spunti terapeutici per prevenire e curare il diabete di tipo 2.
Alessandra Gilardini
Fonte: Nature Cell Biology