Pubblicati sul sito www.news-medical.net i risultati mid-term di una ricerca a oggi in corso, coordinata dal professor Ravi Krishnan del Queen Elizabeth Hospital di Adelaide, in Australia.
La tesi su cui sta lavorando l’equipe del dottor Krishnan è che, iniettando nel corpo del paziente diabetico di tipo 2 una dose di cellule staminali adulte, si ottiene un significativo incremento del livello di insulina e un notevole abbassamento del livello di glucosio.
I ricercatori hanno effettuato la sperimentazione su un campione di 35 topi affetti da diabete di tipo 2. Ai roditori è stata iniettata una singola dose di cellule staminali (Mesenchymal Precursor Cells o MPC), estratta da un paziente umano con diabete di tipo 2.
Gli studiosi hanno misurato come nei topi fosse riscontrabile un chiaro incremento dell’insulina, corrispondente a un netto decremento dei livelli di glucosio presente nel sangue. Il fenomeno viene prodotto dalle riparazioni nel pancreas che le staminali comportano.
Le sperimentazioni dello staff australiano sono tuttora in corso, ma gli esiti appaiono molto promettenti. Uno degli scienziati del team di ricerca, il diabetologo Michael Horowitz, ha dichiarato che “già ora i dati dimostrano le potenzialità delle cellule staminali adulte nel trattamento nel diabete di tipo 2.
Le Mesenchymal Precursor Cells incrementano la rigenerazione delle cellule-beta del pancreas, permettendo in tal modo un innalzamento dell’insulina, nettissimo e sicuro”.
Fonte: “The Medical News” (https://www.news-medical.net)