Controllo severo della glicemia e prevenzione dei problemi cardiaci

 

Il controllo severo del livello di glicemia non riduce i rischi di attacchi cardiaci e infarto. Lo sostengono due studi su larga scala che hanno preso in esami i dati relativi a 21.000 pazienti affetti Diabete tipo 2.

Il primo studio, americano, aveva fatto scalpore nel campo della ricerca perché aveva evidenziato una mortalità più alta tra i pazienti che erano sottoposti a un severo controllo della glicemia.
I ricercatori del secondo studio, australiano, invece, non hanno rilevato un aumento di mortalità, ma nemmeno benefici particolari nella prevezione dei problemi cardiaci, solo una leggera diminuzione di problemi renali.
I partecipanti ai due studi seguivano terapie farmacologiche diverse che andranno analizzate più approfonditamente.

E’ importante sottolineare, dicono i ricercatori, che lo studio è stato effettuato sul controllo glicemico severo, regolato da terapia farmacologica, non sul controllo glicemico regolare. L'attenzione sul controllo glicemico ordinaria rimane un punto molto importante per una corretta terapia del diabete.

I risultati degli studi sono stati presentati al meeting annuale dell’American Diabetes Association e saranno pubblicati nel prossimo numero del The New England Journal of Medicine.

American Diabetes Association