Sono ancora troppo pochi i diabetici che fanno uso quotidiano di acido acetilsalicilico, nonostante sia stata più volte dimostrata la sua efficacia nel ridurre il rischio cardiovascolare. Solo il 20% dei diabetici statunitensi utilizza ogni giorno l'aspirina, sebbene l'American Diabetes Association ne consigli l'uso dal 1997. Chi soffre di diabete, infatti, ha una probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari più alta della norma; è ormai certo che bassi dosaggi di aspirina, grazie al loro effetto antitrombotico, siano in grado di prevenire questo tipo di disturbi. L'ultima prova arriva dall'Istituto Mario Negri di Milano, che ha condotto uno studio sugli effetti dell'acido acetilsalicilico in soggetti sani ma con fattori di rischio cardiovascolare (tra i quali il diabete). Finora le ricerche avevano dimostrato che l'aspirina era molto utile nel prevenire nuovi infarti in soggetti già infartuati: lo studio del Mario Negri ha provato che l'aspirina riduce del 44% la probabilità di morire per malattie di cuore anche nei soggetti a rischio ma sani.
Diabetes Care 24:197
The Lancet Vol 357, n 9250