Diabetici e sanità

 

Su tre pazienti diabetici intervistati, due lamentano la scarsa presenza del medico di famiglia. È uno dei dati emersi dallo studio Dawn Italia, presentato al Ministero della Salute, condotto su più di 500 persone all'interno dei Centri di diabetologia e malattie del metabolismo del Servizio Sanitario Nazionale. Nello studio sono stati coinvolti esperti del settore, ma anche e soprattutto i pazienti, per coglierne bisogni, desideri e paure.

Lo studio è stato condotto tra l’agosto del 2000 e il settembre 2001 in altri 11 Paesi.
Dall'indagine emerge che la principale difficoltà dei diabetici è quella di seguire una dieta.

Il 23,1%, infatti, indica proprio le rinunce a tavola tra i principali motivi di pessimismo. Segue la paura di complicanze (16%) e la loro effettiva insorgenza (22%), nonché la noia di dover seguire delle cure (11,2%).
Più ottimisti, invece, per la percezione di avere il diabete sotto controllo (46,7% degli intervistati). “Ma in realtà – precisa Riccardo Vigneri, presidente della Società italiana di Diabetologia e di Diabete Italia – solo un terzo dei malati riesce a raggiungere l'obiettivo del controllo glicemico".
Sul fronte degli operatori sanitari impegnati nella guerra al diabete, emerge la necessità di potenziare l'assistenza infermieristica e di coinvolgere nel team di cura altre figure professionali come il podologo e lo psicologo

Lo studio Dawn Italia ha cercato di fotografare anche la realtà degli immigrati in Italia, tra i quali risulta più alta l'incidenza del diabete di tipo 1, mentre quello di tipo 2 sembra insorgere prima negli anni.

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