Farmaci antipertensivi e diabete

 

I diuretici e i beta bloccanti, usati per trattare l’ipertensione, sono associati a un aumentato rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Anche se la relazione tra l’uso di diverse classi di farmaci antipertensivi e il rischio di diabete non è ancora chiara.

Questi i risultati di uno studio condotto all’ Harvard Medical School di Boston e pubblicato nel numero di maggio della rivista Diabetes Care.

Studi precedenti condotti sul medesimo tema avevano dato risultati contrastanti. Questa volta i ricercatori hanno usato i dati di tre studi comprendenti tre ampi gruppi di donne e uomini: il Nurses' Health Study (NHS) I e II e l’Health Professionals Follow-up Study (HPFS).

La ricerca ha riguardato 41.193 donne più anziane (studio NHS), 14.151 donne più giovani (studio NHS II) e 19.472 uomini (studio HPFS). Tutti i partecipanti, che inizialmente soffrivano di ipertensione ma non di diabete, sono stati seguiti per 8, 10 e 16 anni rispettivamente. Durante il follow-up sono stati riscontrati un totale di 3.589 nuovi casi di diabete di tipo 2.

Il rischio di sviluppare diabete nelle persone che prendevano un diuretico tiazidico, rispetto a quelle che non prendevano un diuretico tiazidico, aumentava del 20% nelle donne più anziane, del 45% in quelle più giovani e del 36% negli uomini (tenendo conto di fattori quali: età, peso, attività fisica e altri fattori di rischio).

Rispetto a pazienti che non assumevano beta-bloccanti, le donne più anziane che prendevano questi farmaci, avevano il 32% in più di rischio di diabete. Mentre per gli uomini il rischio era del 20% più alto.

Secondo gli autori della ricerca sarebbero necessarie misure di sorveglianza per il diabete nei pazienti trattati con questi farmaci.

L’uso di altri tipi di farmaci comunemente usati per abbassare la pressione (ACE inibitori e calcioantagonisti) non è risultato associato al rischio di sviluppare diabete di tipo 2.

FONTE: Diabetes Care, May 2006.