E’ ancora poco chiaro il meccanismo con cui si manifesta la nefropatia in chi soffre di diabete, ma uno studio giapponese potrebbe avere individuato una molecola chiave dell’infiammazione ai reni associata alla malattia.Si chiama osteopontina e secondo i ricercatori della Okayama University Graduate School of Medicine potrebbe diventare un utile bersaglio per terapie farmacologiche future.
L’osteopontina è una proteina che fa parte del tessuto osseo e svolge un ruolo nell’attivazione di segnali infiammatori in particolari condizioni. I ricercatori giapponesi hanno individuato su modello animale un recettore che, se bloccato con un agente farmacologico, abbassa i livelli di questa proteina. Lo studio sperimentale ha dimostrato che una riduzione dell’espressione di osteopontina ha migliorato, nei topi, la funzionalità renale compromessa dalla nefropatia. Alte concentrazioni di osteopontina, secondo le osservazioni raccolte, sono associate a una iperglicemia.
L’individuazione di questo bersaglio molecolare, nonostante ci siano ancora molti aspetti da chiarire nel meccanismo di azione, è ritenuta promettente per lo sviluppo di future terapie in grado di rallentare il decorso di un danno renale causato dalla malattia diabetica.
Cinzia Pozzi
24 ottobre 2012 [FONTE: Journal of the American Society of Nephrology]