Insulino-resistenza, è coinvolta nella malattia di Alzheimer

Tra i rischi che corrono i diabetici c’è anche la malattia di Alzheimer, la cui incidenza è aumentata negli ultimi anni del 50% tra chi soffre di diabete di tipo 2. Ma esiste una correlazione tra l’iperglicemia e il funzionamento del cervello? Uno studio condotto dai ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania ha individuato almeno due meccanismi difettosi dovuti a un malfunzionalmento dell’insulina nel tessuto cerebrale, che possono condizionare non tanto l’insorgenza ma piuttosto il declino cognitivo caratteristico della malattia della memoria.

L’insulina, come ormone, partecipa a numerosi processi metabolici e, quando è difettosa, può influenzarne il corretto svolgimento. Nel cervello agisce come promotore nel metabolismo del glicogeno, cioè il nutrimento necessario alle cellule nervose per la loro attività di trasmissione dei segnali, ed è coinvolta nel mantenimento della salute cellulare. Stimolando le cellule cerebrali con insulina in campioni di tessuto, i ricercatori statunitensi hanno riscontrato che l’attivazione di alcuni processi in cui è richiesto l’ormone è alterata se il cervello ha subito una degenerazione dovuta alla malattia di Alzheimer.

Sono due i meccanismi anomali individuati, che coinvolgono l’insulina e un fattore di crescita simile all’insulina, e che risultano associati alla perdita delle capacità cognitive nei pazienti diabetici. In misura minore, il malfunzionamento dell’insulina nel cervello può verificarsi anche in assenza di diabete di tipo 2. La scoperta apre la strada all’ipotesi di nuove terapie che impieghino farmaci per l’insulino-resistenza per rallentare o addirittura migliorare il declino cognitivo in alcuni pazienti.

Cinzia Pozzi
12 aprile 2012 [FONTE: Journal of Clinical Investigation]