La cura del diabete nella medicina di base

 

Quali sono, nella pratica clinica, comportamenti e "credo" di medici e infermieri sulla cura dei pazienti con diabete di tipo 2 con controllo glicemico non ottimale, sottoposti a trattamento orale? Per valutarlo, un gruppo di ricercatori americani ha svolto una ricerca organizzando dei focus group, formati da medici di base e infermieri.

L’opinione comune era che la pratica generale fosse il miglior approccio per la gestione dei pazienti con diabete di tipo 2.

Molti erano preoccupati per la carenza di risorse e una certa mancanza di familiarità con la terapia insulinica (quando iniziarla). I partecipanti ai focus group hanno anche ampiamente discusso il problema della compliance nel diabete. Il fallimento della terapia diabetica ha, infatti, un significato doppio: il fallimento del controllo glicemico e il peggioramento della compliance (nonostante gli sforzi sia dei medici, sia dei pazienti).

Anche se le opinioni sulla terapia insulinica differivano, è emerso accordo sul fatto che i pazienti siano restii ad iniziare la terapia con l’insulina, perchè questo passo rappresenta per molti una fase più seria della malattia, accompagnata spesso dalla paura degli aghi e dell’ipoglicemia.

Dalla ricerca è emerso l’importanza del degli infermieri specializzati in diabetologia che lavorano nell’ambito della medicina di base. Infermieri esperti che lavorano in questo ambito saranno infatti cruciali nella gestione dei pazienti. Per migliorare le conoscenze di base, avere risorse aggiuntive e, soprattutto, per la loro esperienza nell’uso dell'insulina.

FONTE: Postgrad Med J. 2006 May;82(967):347-350.