Secondo i ricercatori, il rischio aumenterebbe del 25% in più rispetto a quanti limitano il consumo di carne rossa a due volte a settimana.
Lo studio ha anche evidenziato elevati fattori di rischio anche per il consumo di bevande dietetiche a base di soda, approfondendo i risultati di ricerche analoghe pubblicati nel mese di luglio dello scorso anno.
I ricercatori sono pervenuti a questo risultato esaminando le abitudini alimentari di 9514 persone, tra i 45 e i 64 anni.
Dopo aver compilato un questionario sulle abitudini alimentari, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi, corrispondenti a due diversi stili alimentari: prudent pattern (a base di frutta, verdura, moderate quantità di pesce e pollo) e western pattern (a base di carne rossa e frittura in grandi quantità).
Dopo nove anni, indipendentemente da altri fattori di rischio come il fumo e la sedentarietà, il 40% dei partecipanti aveva sviluppato tre o più disturbi tipici della sindrome metabolica.
American Diabetes Association