La terapia cognitivo-comportamentale aiuta nella neuropatia diabetica

Al posto dei farmaci la terapia cognitivo-comportamentale può essere un valido aiuto nella neuropatia causata dal diabete. I benefici di questo approccio sono stati valutati dai ricercatori della Boston University School of Medicine che hanno confrontato gli effetti dei due trattamenti, quello farmacologico e quello psicologico.

I risultati hanno confermato che imparare a gestire il dolore costante attraverso tecniche di rilassamento e distensione della muscolatura può effettivamente influire sulla percezione del dolore. Infatti i pazienti sottoposti a terapia cognitivo-comportamentale dopo quattro mesi hanno testimoniato un miglioramento del quadro sintomatico. La neuropatia associata al diabete è una conseguenza dell’infiammazione cronica alla base della malattia che può, con il tempo, danneggiare le terminazioni nervose. Ciò che viene percepito è una continua sensazione di dolore o bruciore in alcune aree del corpo, senza che vi sia una causa precisa. La neuropatia di solito è trattata con analgesici e antinfiammatori ma, nella maggior parte dei casi, è una condizione con cui il diabetico deve fare i conti quotidianamente. Imparare alcune tecniche per migliorare la gestione del dolore, evitando quindi stati emozionali che potrebbero aggravare la situazione come preoccupazione, depressione e frustrazione, può significativamente migliorare la convivenza con la neuropatia diabetica.

22 marzo 2013

FONTE: Journal of Pain