Un gruppo di studiosi dell’Università di Cordoba in Spagna, sotto la guida di Francisco Perez-Jimenez, ha realizzato una ricerca sull’olio extravergine di oliva, evidenziando come i suoi antiossidanti, detti fenoli, tutelano l’organismo, sedando l’effetto di geni che innescano e sviluppano i processi di infiammazione cellulare.

Lo studio, ora pubblicato su “BMC Genomics”, ha preso in esame 20 pazienti con sindrome metabolica, patologia associata a un incremento del rischio cardiovascolare e del diabete tipo 2.
Nel corso dello studio, i volontari hanno assimilato cibi con forte presenza di olio extravergine, sopprimendo per sei settimane l’uso di farmaci e di integratori vitaminici.

La ricerca ha quindi evidenziato la presenza di 98 specifici geni che si sedano grazie a una maggiore quantità di fenoli assunta: nella maggior parte, tali geni risultano facilitatori delle infiammazioni cellulari e dello sviluppo di diabete.

(BMC Genomics)