Un nuovo studio della Baylor University Medical Center conferma la validità dell'insulina inalabile nel controllo della glicemia. La sua efficacia è pari a quella dell'insulina iniettabile.La ricerca, durata sei mesi, ha interessato circa 300 persone con diabete di tipo 2. Metà dei partecipanti ha utilizzato l'insulina inalabile prima dei pasti e una normale iniezione di insulina a lunga durata prima di andare a dormire. L'altra metà ha utilizzato le tradizionali iniezioni di insulina.
L'insulina inalabile è una polvere inalata con un erogatore simile a quello utilizzato per l'asma. Quando l'insulina raggiunge i polmoni, è assorbita direttamente nel sangue e, per questo, agisce più velocemente dell'insulina iniettabile. Come le iniezioni, anche le dosi di insulina iniettabile possono essere calibrate a seconda delle esigenze del paziente.
Circa il 20% delle persone che ha utilizzato l'insulina per via nasale ha avuto tosse, che è durata circa due settimane. Gli effetti contrari sono stati in numero simile in entrambi i gruppi: 126 nel gruppo dell'insulina inalabile e 118 nel gruppo dell'insulina iniettabile. Tra gli effetti contrari ci sono state alcune ipoglicemie.
I partecipanti che hanno sperimentato l'insulina inalabile sono stati molto più soddisfatti del trattamento rispetto agli altri. Tra le altre cose, questi pazienti, al contrario di quelli che hanno utilizzato l'insulina classica, non hanno guadagnato peso.Al momento, l'insulina inalabile non è ancora disponibile, perché mancano studi sulla sua efficacia a lungo termine. Una volta dimostrata con certezza la sua sicurezza questo tipo di insulina potrà essere utilizzata da molti diabetici.
Diabetes Care, October 2004.