Il diabete è in rapida espansione tra la popolazione di tutto il mondo. Si stima, infatti, che colpisca all’incirca 170 milioni di persone.
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi per identificare l’origine del diabete di tipo 2. Tra questi, i più interessanti sono stati quelli collegati alla mappatura del genoma umano, che hanno evidenziato l’origine genetica della malattia. Il numero di frammenti di Dna legati a questa malattia erano già 3, ma le ultime scoperte li hanno portati a 10.
Quattro diversi gruppi di scienziati hanno scoperto 7 nuovi geni coinvolti nello sviluppo del diabete. La scoperta arriva dai risultati ottenuti dai ricercatori della DeCode Genetics (un'azienda islandese che ha identificato 1 nuovo gene il TCF7L2), del Broad Institute, dell'Università del Michigan negli Stati Uniti e dell'Università di Oxford in Inghilterra.
Gli studi sono stati pubblicati contemporaneamente sulle riviste specializzate Science e Nature Genetics.
I geni alterati appena scoperti sembrano aumentare il rischio di sviluppo del diabete di tipo 2 fino al 20%. Il risultato dimostra che la strada della mappatura del genoma darà presto altri interessanti risultati.
Ansa