I pazienti diabetici sono quattro volte più a rischio degli altri di soffrire di problemi cardiaci o di avere attacchi di cuore. Ma spesso sottovalutano questo rischio. Questo malgrado i loro medici li abbiano avvertiti delle possibili complicanze del diabete.
A questo proposito, alcune associazioni americane di diabetici hanno svolto un'indagine tra 900 dottori. Tra i dottori erano compresi medici di base, cardiologi, endocrinologi.
Nove medici su dieci hanno evidenziato che i diabetici sono molto a rischio di sviluppare malattie cardiache. Hanno anche detto di aver sempre messo al corrente i propri pazienti di questi rischi. Ma di aver avuto la sensazione che i malati non percepivano i problemi cardiaci come un grande rischio. Normalmente sono molto più preoccupati del rischio di una qualche amputazione o di diventare ciechi. Mentre il rischio di avere un attacco cardiaco o un infarto riguarda il 65% di loro.
Dall'indagine è risultato anche che i medici tendono a curare i diabetici in maniera meno aggressiva rispetto agli altri malati di cuore. Questo anche se i diabetici hanno la stessa probabilità di avere un attacco di cuore di chi ne ha già avuti in passato.
Il programma nazionale di educazione sul diabete (NDEP) ha quindi organizzato una campagna per aumentare nei diabetici la consapevolezza del rischio cardiaco. I pazienti sono incoraggiati a concentrarsi su tre obiettivi: tenere i livelli di emoglobina glicosilata sotto il 7%, tenere la pressione sotto i 130/80 mmHg, tenere il colesterolo sotto il livello di 100.Secondo gli ideatori del programma, infatti, la conoscenza del problema non è sufficiente. Bisogna saperla tradurre in un'azione efficace.
American Diabetes Association 2002 meeting.