I ricercatori dell’Università di Tel Aviv stanno conducendo degli studi, approfittando delle “memorie” di cellule staminali generate da cellule adulte con l’intento di portare una nuova speranza a chi soffre di diabete giovanile o diabete di tipo 1, che colpisce tre milioni di persone soltanto negli Stati Uniti.
Il Prof. Shimon Efrat TAU del Dipartimento di Genetica Umana Molecolare e Biochimica presso la Sackler Faculty of Medicine, sostiene che queste “cellule staminali pluripotenti indotte”, derivate da cellule adulte, si presentano in una condizione simile a quella embrionale, ovvero queste cellule sembrano conservare una “memoria” di ciò che erano una volta. In altre parole le cellule staminali studiate dall’equipe del professor Efrat si rivelano più efficaci nel produrre insulina, poiché conservano una “memoria” di quando erano state create dal pancreas proprio per questa funzione. Il Prof. Efrat afferma, inoltre, che questa scoperta può consentire lo sviluppo di una terapia di sostituzione delle cellulare per i diabetici, in alternativa ai trapianti d’organo.
Al giorno d’oggi, i diabetici possono optare per un trapianto d’organo per sostituire le cellule beta danneggiate del pancreas, ma è una strada difficile e spesso molto lunga, che può portare a un’attesa di anni vista la carenza di donatori. Al presente il rapporto tra donatori potenziali e destinatari è di circa uno a 1.000.
Una soluzione migliore è di primaria importanza e le cellule staminali sono una speranza praticabile per il futuro.
In seguito a questa scoperta al Prof. Efrat e ai suoi colleghi ricercatori è stato concessa in licenza una start-up aziendale che promuove la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative di trattamenti per il diabete.
Fonte: https://www.dlife.com/