Un gruppo di ricercatori di diverse nazioni ha eseguito un trapianto di cellule di maiale in bambini con diabete di tipo 1. I risultati di questa operazione sono stati illustrati al diciannovesimo congresso internazionale della Transplantation Society.
Il trapianto è stato eseguito su 12 ragazzi messicani, di età compresa fra gli 11 e i 17 anni. In Messico gli xenotrapianti sono consentiti. Le cellule sono state prelevate da maialini di dieci giorni, selezionati appositamente affinché non fossero portatori di agenti patogeni. Dai maialini sono stati prelevati due tipi di cellule: le cellule di Langerhans e le cellule di Sertoli. Le prime producono insulina. Le seconde sembrano in grado di controllare le cellule T, che governano le risposte immunitarie.
Due anni dopo il trapianto, un bambino non ha più avuto bisogno dell'insulina. Un altro non l'ha utilizzata per sei mesi e dopo ne ha utilizzato il 75% meno del normale. Tre hanno avuto significativi miglioramenti nel funzionamento delle cellule di Langerhans. Gli altri sei non hanno avuto nessun miglioramento, ma non hanno avuto neanche effetti collaterali.
Dopo il trapianto non sono stato utilizzati farmaci immunosoppressivi. Secondo i medici, dunque, il trapianto ha avuto successo. Anzi, i risultati ottenuti sono considerati i piùù soddisfacenti mai avuti da questo tipo di operazione. E suggeriscono che si possono ottenere cellule produttrici di insulina da altre fonti che non siano il fegato umano. La xenoterapia, tuttavia, non è ammessa in molti paesi, compresa l'Italia.
XIX International Congress of the Transplantation Society, Miami, Florida.