Sindrome metabolica: più frequente nel diabete di tipo 2

 

Un recente documento pubblicato su Diabetes Care evidenzia che la prevalenza di sindrome metabolica è significativamente più elevata nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2 ed è meno diffusa tra i pazienti con diabete autoimmune.

Il documento è stato redatto dai ricercatori dell’Institute of Cell and Molecular Science di Londra.
Il diabete autoimmune, spiegano i ricercatori, include il diabete di tipo 1, e la forma nota come diabete autoimmune latente dell’adulto (LADA, dall’acronimo inglese Latent Autoimmune Diabetes of Adults).

Il diabete autoimmune latente dell’adulto è associato con la presenza dei geni dell’istocompatibilità, un particolare tipo di anticorpi associati all’insorgenza di questa forma di diabete, e alla ridotta secrezione di insulina.

Per determinare l’associazione tra la sindrome metabolica e le diverse forme di diabete, il team ha osservato più di 20.000 persone: 1247 avevano diabete di tipo 2 e non presentavano un particolare tipo di anticorpi (GADas, anticorpi contro la decarbossilasi dell'acido glutammico), considerati tra i marker della distruzione autoimmune; 117 pazienti diabetici presentavano anticorpi GADAs e non avevano ricevuto cure a base di insulina per almeno 6 mesi dalla diagnosi di diabete autoimmune latente dell’adulto; 288 pazienti presentavano diabete di tipo 1. Allo studio hanno partecipato anche 359 soggetti di controllo.

La frequenza della sindrome metabolica era del 31,9% nei pazienti con diabete di tipo 1, del 41,9% ne ipazienti con diabete autoimmune latente dell’adulto e dell’88% nei pazienti con diabete di tipo 2.

Quando il glucosio è stato eliminate come variabile, i ricercatori hanno scoperto che la prevalenza della sindrome metabolica era simile nei pazienti con diabete autoimmune (17,3%) e nei soggetti di controllo (23,7%) ma significativamente più elevata nei pazienti con diabete di tipo 2 (47,8%).

Diabetes Care