Il documento, frutto del lavoro di due anni, sarà presentato in Senato dall’associazione Diabete Italia, il consorzio che riunisce la SID (Società Italiana di Diabetologia) e l’AMD (associazione Medici Diabetologi).
“Nel nostro Paese i cosiddetti livelli essenziali di assistenza vengono interpretati in maniera difforme dai diversi governi regionali – dichiara Riccardo Vigneri, presidente di Diabete Italia – per cui alcuni presidi terapeutici (microinfusori, calzature per il piede diabetico ecc.), percorsi assistenziali e farmaci vengono resi disponibili in alcune regioni e non in altre. In Sicilia, ad esempio, gli analoghi basali dell’insulina sono arrivati alle farmacie del territorio con un anno e mezzo di ritardo rispetto al Piemonte. Per le pompe dell’insulina, poi, la disponibilità può variare addirittura da un’azienda ospedaliera all’altra, anche all’interno della stessa regione”.
Nella prefazione alle linee guida, gli autori sottolineano l’importanza degli standard di cura, “un’opportunità per l’evoluzione dell’assistenza alle persone con diabete in Italia”, importanti per gli addetti ai lavori (diabetologi, medici di medicina generale, specialisti come cardiologi e nefrologi), indispensabili per progettare e programmare un’organizzazione sanitaria efficiente, attenta ai bisogni delle persone con diabete e a un razionale utilizzo delle risorse”
Salute/La Repubblica