I risultati della ricerca sono pubblicati sull'ultimo numero del New England Journal of Medicine.
In una dichiarazione a Swissinfo, Donath afferma: “Per il momento parliamo di freno e non di guarigione. Ciò che è certo è che per la prima volta si combattono le cause e non le conseguenze del diabete. Fino ad oggi si tentava semplicemente di ridurre il tasso glicemico senza andare veramente alla radice del male e quindi senza bloccare la progressione del diabete”.
Conclude: “Confidiamo nel fatto che tra 3-5 anni avremo dei grandi cambiamenti nella terapia del diabete”.