Anno 21 – n.2
Aprile-Giugno 2004
Per non sbagliare la dose
L’iniezione quotidiana è un’operazione rapida, semplice e sicura, se si rispettano alcune regole fondamentali e se si adoperano correttamente le siringhe idonee. L’importante è assumere sempre l’esatta quantità di insulina prescritta
Si può utilizzare una siringa già usata per l’iniezione di insulina? E’ necessario disinfettare sempre la parte in cui si deve inserire l’ago? L’insulina può essere iniettata anche nel tessuto muscolare? Teoricamente, tutti i diabetici dovrebbero sapere rispondere prontamente a queste domande: no alla prima e alla terza, sì alla seconda. In pratica, non sempre la tecnica dell’iniezione è correttamente rispettata, a volte per inesperienza, quando si comincia la terapia insulinica, a volte per distrazione, quando, dopo tanti anni, ci si affida troppo agli automatismi del gesto quotidiano. Il guaio è che, se si trascurano alcune norme fondamentali, si corre il rischio di compromettere l’efficacia della terapia. Meglio quindi riassumere alcune regole auree da rispettare per eseguire sempre nel modo migliore un’operazione così importante per la salute e la qualità della vita.
Innanzitutto, occorre ricordarsi sempre di cambiare la zona del corpo in cui iniettare l’insulina, tenendo presente che le aree da preferire sono quella addominale per un assorbimento rapido e cosce e glutei per un assorbimento lento. Lo sanno tutti? Forse sì, ma è noto che molti lo dimenticano e si adagiano nell’abitudine di insistere sempre sullo stesso punto. Perché questo è un errore da non commettere? Perché continuare a praticare l’iniezione nella stessa area favorisce il formarsi di noduli adiposi sottocutanei (chiamati lipoipertrofie) che causano un assorbimento irregolare dell’insulina, alterandone quindi il dosaggio.
Lo stesso rischio -come potete capire, assolutamente da evitare- correrebbe chi praticasse l’iniezione nel tessuto muscolare, perché è invece in quello sottocutaneo che si ottiene il corretto assorbimento dell’insulina. Quindi, cambiare area di iniezione è giusto, avendo però sempre cura di infilare l’ago sotto cute.
Un’altra raccomandazione che è opportuno richiamare alla mente, perché la routine può portare a trascurarla, è quella di disinfettare sempre sia la zona di iniezione, sia il tappo del flacone. Questa è un’operazione sempre necessaria quando si opera con aghi e siringhe, quando cioè l’igiene è fondamentale. Ne consegue logicamente una delle buone ragioni per cui non bisogna adoperare mai due volte lo stesso ago: perché dopo il primo uso non è più sterile. Ma questo non è il solo valido motivo: l’ago nuovo è infatti opportunamente affilato e ben lubrificato, in modo da consentire una somministrazione facile e non dolorosa, ma queste qualità si perdono già dopo il primo impiego. Le siringhe da insulina sono infatti strumenti monouso, da eliminare subito dopo la somministrazione.
In commercio sono oggi disponibili siringhe da 0,3, da 0,5 o da 1 ml, pratiche, comode e sicure, che consentono di eseguire iniezioni semplici, nel pieno rispetto del dosaggio prescritto. E’ importante però che il paziente sappia scegliere quella più adatta alla sua terapia: per esempio, meglio una siringa di minore capacità se i dosaggi da assumere sono bassi, perché garantisce maggiore precisione grazie a una scala di lettura con suddivisione di spazi più particolareggiata, cosa che rende più semplice prelevare l’insulina nella quantità esatta. Un consiglio utile è anche quello di munirsi di una lente di ingrandimento, se si ha qualche difficoltà di vista con i minuscoli caratteri della scala graduata.
La siringa da insulina ha caratteristiche peculiari, pensate proprio per assicurare l’assoluta accuratezza dell’iniezione. Ha un corpo piccolo, con ago saldamente fissato e non rimovibile; è dotata di cappucci di protezione dell’ago e del pistone che garantiscono la massima sterilità; non ha spazi morti, grazie all’ago direttamente fissato sul cilindro della siringa, ed è costruita in modo che la parte terminale del pistone abbia la massima superficie di contatto con l’interno del cilindro. Queste caratteristiche rendono estremamente agevole l’iniezione ed evitano il formarsi di residui di insulina nella siringa, assicurando così che la dose iniettata sia proprio quella giusta, senza dispersioni.