Sempre più evidenze scientifiche dimostrano che nella gestione del diabete, oltre ad un’alimentazione sana, è fondamentale un esercizio fisico adeguato.
Il presidio terapeutico attribuito allo sport è dato dalla sinergia tra movimento (per lo più di tipo aerobico, es. running, nuoto, tapis roulant, bicicletta ecc.) e l’aumento della sensibilità all’insulina. Ciò favorisce un decremento glicemico e di conseguenza il rischio di complicanze. Tuttavia, affinché lo sport sia davvero terapeutico è essenziale praticare l’attività fisica in modo corretto e sicuro.
Fondamentale è l’autocontrollo glicemico, l’autogestione di insulina e l’apporto di carboidrati, in funzione della propria fisiologia e dell’intensità della prestazione sportiva. Solamente attraverso il continuo esercizio di educazione terapeutica, le persone con diabete possono trarre vantaggi dallo sport sul compenso metabolico. È davvero importante imparare a conoscere come varia la glicemia in funzione dell’attività sportiva nell’arco dell’intera giornata (e non solo durante la sessione allenante), per evitare l’effetto “paradosso iperglicemizzante” o ipoglicemia.
L’ideale è svolgere la sessione di allenamento al mattino dopo mangiato, da un’ora e mezza a tre ore dopo il pasto, perché in questo arco di tempo i livelli di zucchero tendono ad essere più elevati. Ad ogni modo, indipendentemente dall’orario, si consiglia di non iniziare l’allenamento se i livelli glicemici sono inferiori a 80 mg/dl, per evitare ipoglicemie, oppure se la glicemia supera 250 mg/dL e sono presenti i chetoni nelle urine. Bere acqua prima, durante e dopo l’allenamento è essenziale per evitare lo stato di disidratazione a cui sono maggiormente esposti i soggetti con un cattivo controllo metabolico.
In conclusione, sebbene lo sport sia parte integrante della gestione del diabete, la complessità di fattori da considerare prima, durante e dopo l’allenamento sono molti. Non esistono delle vere e proprie linee guida per tutte le persone con diabete, perché bisogna tener conto dei molteplici fattori individuali che condizionano la glicemia durante l’esercizio fisico in funzione della soggettività nella sensibilità all’insulina. L’importante è incoraggiare lo sportivo con diabete a lasciarsi supportare da dal proprio diabetologo nella conoscenza dell’andamento metabolico. Solo allora, si potranno apprezzare davvero i benefici dello sport.
A cura della Dott.ssa Ornella D’Alessio, Biologa Nutrizionista
Specialista in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana