Prevenzione al femminile

LE DONNE SONO PIU’ ESPOSTE AL RISCHIO DI DIABETE

Prevenzione al femminile

Oltre il 5% delle italiane ha il diabete e le conseguenze della patologia sono spesso più pesanti che per gli uomini. Un incontro a Roma per parlare di strategie di cura mirate che tengano conto della differenza

In Italia il 5,2% delle donne ha il diabete e tendenzialmente il genere femminile appare più vulnerabile di fronte a questa patologia. Ecco perché è stata organizzata a Roma, presso il Senato, una conferenza stampa sul diabete visto dalla parte delle donne “Diabete: donne e domani. Quale prevenzione?”.
La peculiarità del binomio diabete-donna è stata così sintetizzata da Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna: “Il diabete colpisce sia uomini sia donne, ma sembra osservarsi una lieve prevalenza nelle donne per quanto riguarda il diabete di tipo 2. Alcune forme di diabete, poi, colpiscono le donne in fasi delicate della loro vita come la gravidanza o la menopausa. La donna, inoltre, è doppiamente colpita da questa malattia sia perché si può ammalare, sia perché svolge l’importantissimo ruolo di caregiver nei confronti dei propri familiari, sostenendoli e supportandoli nella gestione di questa patologia.”
Approfondisce il tema con alcune cifre la senatrice Laura Bianconi, del Pdl, componente della Commissione Igiene e sanità: "L'incidenza del diabete e le sue conseguenze negative normalmente non vengono correlate al sesso dei malati. Da qualche tempo si è passati a fare questo distinguo che ha evidenziato una netta prevalenza delle complicazioni connesse a questa patologia nel caso in cui i malati coinvolti siano donne. Diabete e sesso femminile causano una maggior esposizione al rischio di morte per cause cardiovascolari (aumento di 2,2 volte per le donne diabetiche e 1,7 volte per gli uomini diabetici). I diabetici cinquantenni di ambo i sessi vivono in media 7,5 anni (gli uomini) o 8,2 anni (le donne) in meno rispetto ai coetanei non diabetici; la differenza in anni liberi da malattie cardiovascolari risulta di 7,8 anni negli uomini e 8,4 nelle donne. Questi dati confermano una peggiore qualità e una minore aspettativa di vita, soprattutto per le donne diabetiche".
L’incontro ha quindi sottolineato l’importanza di stategie di prevenzione e cura mirate sulle donne, che tengano conto delle caratteristiche biologiche, funzionali, psicologiche,culturali e sociali che contraddistinguono il loro genere.