Primo obiettivo: riequilibrare l’intestino

Anno 20 – n.2

SEMPRE PIU’ DIFFUSO IL PROBLEMA DELLA STITICHEZZA

Primo obiettivo: riequilibrare l’intestino

Prima di ricorrere ai lassativi è opportuno seguire alcune semplici ma fondamentali regole di vita sana. Ma se non bastano, ecco come regolarsi per non avere problemi con il metabolismo glicemico

La stipsi è un disturbo così diffuso, da farlo ormai rientrare tra le malattie tipiche della società del benessere. Recenti indagini epidemiologiche, infatti, hanno dimostrato che la stitichezza occasionale colpisce il 15% della popolazione dei Paesi industrializzati, con punte del 40% tra i soggetti con oltre 60 anni. Le più colpite sono in generale le donne (52% rispetto al 48% degli uomini), le persone che lavorano (53% contro il 45%) e chi possiede un livello di istruzione superiore (60%).

Varie possono essere le cause che determinano il cattivo funzionamento dell’intestino: un regime alimentare non adeguato (si mangia poca frutta e verdura), una vita sedentaria, abitudini lavorative stressanti, un uso eccessivo di certi farmaci sono tutte cause che alterano l’equilibrio intestinale e causano con il tempo stitichezza cronica. Ovviamente, primo rimedio è cercare di rimuovere queste cause, osservando semplici norme di igieniche e alimentari (vedasi riquadro). Se il problema rimane, nonostante questi accorgimenti, allora bisogna rivolgersi al farmacista e farsi consigliare un buon lassativo.

Ce ne sono di vario tipo, suddivisi in base all’azione che svolgono: irritanti (a base di senna, rabarbaro ecc.), salini (a base di sali minerali), lubrificanti (a base di oli vegetali), che favoriscono l’aumento della massa intestinale (crusca, fibre, ecc.) e osmotici (a base di lattulosio o lattitolo). Ognuno presenta vantaggi e difetti, tollerabilità e controindicazioni, e quindi sarà bene verificare quello più adatto alle proprie esigenze e caratteristiche, cioè quello che offre la maggior efficacia e i minori effetti collaterali. Tanto più poi se al problema di un intestino irritabile aggiungiamo anche la presenza del diabete, e della conseguente necessità di un costante controllo glicemico.

Proprio quest’ultima necessità ci suggerisce di soffermarci sulle proprietà dei lassativi a base di lattitolo, partendo dal principio che non contengono zuccheri assorbibili a livello intestinale e, quindi, vanno consigliati anche alle persone con alterazioni del metabolismo glicemico. Oltre al vantaggio di non avere potere calorico (un dato interessante visto che sono le donne le più colpite dalla stipsi) e di non essere cariogeni, questi lassativi -proprio per la mancanza di zuccheri- possono essere presi dal diabetico senza pericolo d’interferenze sulla glicemia e sull’insulinemia. Quindi un farmaco sicuro per il diabetico, oltre che funzionale e ben tollerato.

Ma che dire della sua efficacia? La caratteristica principale del lattitolo, disaccaride di seconda generazione rispetto al capostipite lattulosio, è quella di esplicare il suo effetto farmacologico senza essere assorbito dall’intestino tenue, n