Come vive il paziente con il diabete? Qual è la qualità di vita che lo aspetta? Uno studio internazionale, chiamato DAWN2, è andato ad analizzare i comportamenti, i desideri e ciò che serve ai malati, determinando un quadro sulla loro qualità di vita. L’esperimento ha chiamato in causa più di 15.000 persone tra pazienti, familiari, medici, infermieri e dietisti in 17 Paesi.
DAWN2 è stato promosso dall’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation, in collaborazione con Censis e Ministero della salute, ha coinvolto oltre 15.000 tra persone con diabete, familiari e operatori sanitari (medici, infermieri, dietisti), intervistati in 17 Paesi.
I risultati non sembrano del tutto confortanti: in Italia, a pari merito con la Spagna (51% degli intervistati), più della metà dei pazienti dichiara di essere sottoposto a stress dovuto alla patologia. In posizioni peggiori in classifica troviamo i polacchi, di cui il 57% dei pazienti non è soddisfatto.
In altri Stati invece la situazione migliora ed ecco che ci seguono la Francia (40%), UK (28%), e Germania, dove solo il 27% si dichiara stressato. In Italia chi ha il diabete è anche più depresso (18%) rispetto a Spagna e UK (17%), Francia, Germania e Olanda (14%). Ce la caviamo meglio nel dato che riguarda la discriminazione del paziente diabetico: come peggior risultato troviamo ancora i polacchi al 24%, quindi seguono gli olandesi (20%)e infine italiani e spagnoli (19%).
Il 40% dei pazienti dichiara di percepire le cure come invasive all’interno della propria vita quotidiana: questo è accompagnato dal disagio sociale e dalle difficoltà psicologiche che ne derivano. Le crisi ipoglicemiche sono lo spauracchio più diffuso, delle quali tutti hanno paura, forse per una mancata sicurezza nella gestione della terapia insulinica. Il contesto socio-economico sembra influire su questa fotografia dello stato psicologico del paziente diabetico.
“La crisi che stiamo vivendo – ha spiegato Ketty Vaccaro responsabile del Walfare della Censis – sta pesando sulla spesa sanitaria a carico dei cittadini che è in netto aumento non solo per i ticket ma anche per l’erogazione delle cure”. Ricordiamoci che il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha messo a punto un piano nazionale per la prevenzione e la cura del diabete che si basa anche sulla partecipazione attiva da parte del paziente alle strategie terapeutiche. L’accesso ai farmaci e alla possibilità di avere una alimentazione adeguata inserita all’interno di un contesto di vita sano sono fondamentali
Eleonora M. Viganò
Fonte: Ansa