Saliva: una spia contro il diabete

 

Un sistema semplice quanto utile per capire quali siano i bambini a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Si tratta di analizzare la saliva, nella quale andare a cercare la quantità di alcune sostanze che fungono da biomarker, ossia elementi in grado di darci informazioni e appunto “marcare” una probabile condizione patologica poiché presenti in quantità differenti tra sano e malato o tra due condizioni fisiche.

In un recente studio condotto su 744 bambini di 11 anni, suddivisi in 4 categorie: sottopeso, di peso normale, sovrappeso e obesi, è stata infatti misurata la concentrazione di 20 di questi biomarkers isolati da campioni di saliva. L’obesità pediatrica è in aumento negli ultimi anni e bambini obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare da adulti malattie dismetaboliche come il diabete di tipo 2.

All’analisi dei dati si è visto che nei bambini obesi rispetto ai bambini di peso normale, vi era una variazione statisticamente significativa dei livelli salivari di 4 sostanze: i livelli di insulina e leptina erano quasi tre volte superiori, la proteina C-reattiva era quasi sei volte superiore mentre l’adiponectina aveva un livello più basso di circa il 30%.

Questo studio apre la strada a nuove ricerche, ipotesi future e diagnosi di rischio fin dalla nascita, ma tutto questo andrà avvalorato da altri studi. I ricercatori sono fiduciosi e suggeriscono che lo screening della saliva potrebbe aiutare a identificare i bambini a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, così come di altri soggetti a rischio.

 Eleonora M Viganò

Fonte: Medicitalia