Salute al piacere: mangiare sano per prevenire diabete di tipo II e obesità

 

La prevenzione vien mangiando, verrebbe da dire. In effetti è questo il messaggio chiave su cui è stata ideata l’iniziativa ‘Salute al piacere’, nata dalla collaborazione tra l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e Slow Food Italia per promuovere uno stile alimentare quotidiano più salutare senza rinunciare al gusto. Partita da Milano, l’iniziativa si fermerà lungo le 14 tappe previste in tutta Italia con degli appuntamenti per parlare del rapporto tra dieta, diabete di tipo II e obesità.

E’ proprio a tavola che si può prevenire il diabete di tipo II, la forma della malattia che si manifesta principalmente con l’avanzare dell’età e su cui una dieta sbilanciata e uno stile di vita scorretto possono influire negativamente. Sono 3,6 milioni gli italiani che soffrono di diabete di tipo II, un dato sottostimato perché sarebbero almeno un milione le persone che non vengono diagnosticate e perciò di essere malate. Secondo gli specialisti un intervento sull’alimentazione e una regolare e moderata attività fisica possono contribuire a ridurre il rischio di diabete nella popolazione fino al 50%. Negli ultimi anni i casi di diabete sono aumentati anche a causa di una maggiore incidenza di obesità e sovrappeso nella popolazione: questi due disturbi del metabolismo, infatti, sembrano andare in coppia e i dati confermano che l’obesità è causa dell’80% dei casi di diabete di tipo II. Per fronteggiare l’allarme diabete a livello globale è necessaria una maggiore informazione e sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di abitudini alimentari più salutari.

Tutti a dieta con cibi sconditi, dunque? Non esattamente. L’iniziativa ‘Salute al piacere’ promuove piuttosto una serie di atteggiamenti che possono aiutare ad alimentarci in modo corretto, a partire dalla scelta dei prodotti al momento dell’acquisto, al rispetto degli orari dei pasti, alla regolare attività fisica. Sono molte le abitudini scorrette che sono state evidenziate, complici la poca informazione e il frettoloso stile di vita moderno: cibi pronti facili da preparare e da consumare, pause pranzo frettolose, pasti saltati per i troppi impegni, numerose cene fuori, consumo di snack e bibite zuccherate per improvvisi cali di energia contribuiscono a uno stile di vita obesogenico con un apporto nutrizionale e calorico sbilanciato. Educare a ‘mangiare bene’ è importante sin dalla tenera età. E’ proprio a scuola che i bambini imparano gli stili di vita che influenzeranno la loro vita da adulti e possono essere abituati a una dieta salutare e a praticare attività fisica. Recenti indagini hanno delineato un quadro attuale che necessita un intervento mirato grazie a simili iniziative di informazione: ad esempio, 1 bambino su 2 consuma bevande zuccherate e/o gassate nell’arco della giornata, 1 bambino su 4 non mangia quotidianamente frutta e verdura e 1 bambino su 5 pratica sport per non più di un’ora alla settimana. Imparare a badare al proprio benessere curando le scelte alimentari è una lezione che se imparata da piccoli può aiutare a tenere lontani diabete e obesità da adulti.

Cinzia Pozzi

25 gennaio 2012 [FONTE: Slow Food Italia]