Come se non ce ne fossero già tanti, ecco un altro sito web sul diabete, nuovo, dedicato alle storie di ricerca per la cura del diabete: stiamo parlando del portale messo a punto dall’Ospedale San Raffaele di Milano e in particolare dal suo Diabetes Research Institute (DRI). Perché parlare del diabete, delle terapie, della situazione della ricerca è sempre utile e spesso non è mai abbastanza e lo testimoniano tutti gli sforzi tesi a far conoscere questa patologia. Lo scopo è quello di sensibilizzare e guidare paziente, familiare, medici e operatori, ma anche semplici curiosi. Per il San Raffaele si tratta di un canale di comunicazione caratterizzato dalla forte componente scientifica e di ricerca propria di questa struttura.
L’interesse quindi nasce sia dalla necessità di fare ricerca e lavorare su una malattia diventata epidemia a livello globale, sia dalla volontà di comunicare all’esterno i risultati raggiunti e garantire una informazione corretta e validata che soppianti tutte quelle notizie fuorvianti, a volte vere e proprie bufale, che circolano in rete, soprattutto nel caso del diabete di tipo 1.
Altro punto importante è l’educazione alla giusta alimentazione, tasto su cui ci si batte da sempre, insieme all’importanza dell’attività fisica. Ed è per questo che il San Raffaele vuole dedicarsi anche ad attività rivolte alle scuole e al settore delle nuove generazioni di chef e cuochi.
Largo spazio quindi non solo a notizie, studi clinici, ricerca e informazione, ma anche a eventi che vedono coinvolto lo staff del San Raffaele. La “redazione” è composta solo da personale medico e scientifico, come a voler rimarcare la necessità che siano proprio i protagonisti della ricerca a comunicare direttamente con il pubblico eterogeneo che si affaccia al diabete sia come semplice curioso sia – a maggior ragione – come paziente. La voglia dello staff di mettersi in prima persona in un’arena comunicativa è fondamentale per capire l’importanza del sito, il suo alto livello scientifico e la sua mission.
Eleonora M. Viganò
Fonte: OggiScienza