Se il microinfusore non spegne l’ansia del diabete

 

Il diabete è una condizione cronica con cui convivere tutti i giorni e in tutti i luoghi. Questo richiede alle persone con diabete di fare continuamente i conti con il cibo, gli impegni  di lavoro e personali, con la propria intimità, peggiorando la loro qualità di. L’infusione continua sottocutanea di insulina (CSII) ha portato un enorme vantaggio nel controllo della glicemia e ha migliorato notevolmente la qualità di vita dei pazienti.

Tuttavia, l’aiuto da parte di questi nuovi strumenti di gestione della glicemia potrebbero non essere sufficienti ad eliminare gli effetti negativi che il diabete può avere sullo stato psicologico, in particolare  sull’ansia dovuta al rischio di ipoglicemia o su momenti di depressione causati dal dover convivere con un disturbo cronico.  Paul Grant e colleghi del Maidstone Hospital di Maidston-Kent, nel Regno Unito, hanno voluto misurare il rischio che si verifichino stati di disagio in pazienti che usano la CSII per la gestione del diabete.

Il gruppo di ricercatori ha prima individuato una popolazione di 350 pazienti che fanno uso dell’infusore per l’insulina, e ha paragonato i loro dati clinici con quelli provenienti da una popolazione di riferimento, con stessa età e sesso, e affetti da diabete di tipo 1. Per valutare l’effetto del microinfusore per l’insulina sullo stato di salute dei pazienti, sono stati osservati i dati di prevalenza di ansia e depressione prima e dopo l’inizio della terapia con microinfusore, per trovare un possibile collegamento tra stato psicologico e variazioni del controllo ottimale della glicemia.

Gli stati di ansia e depressione si sono presentati con maggiore frequenza, fino al 51%, nei pazienti sottoposti a CSII per il trattamento del diabete rispetto alla popolazione di riferimento (40%).  I soggetti maggiormente ansiosi non hanno saputo controllare al meglio lo stato della glicemia, dimostrato dai cambiamenti dei valori della emoglobina glicosilata (HbA1c) e da un aumento della frequenza degli episodi di ipoglicemia..

Lo studio di Grant e colleghi dimostra come l’uso della CSII per la terapia del diabete porti ad un aumento degli stati di ansia e depressione che tendono a influenzare in modo negativo il controllo generale della glicemia. Gli autori sottolineano, quindi, l’importanza del sostegno psicologico ai pazienti che passano dalle tradizionali terapie con insulina per iniezione al microinfusore  CSII, anche durante una fase preparativa all’uso della nuova terapia. “Questi risultati suggeriscono che la CSII non può essere da sola un percorso adeguato di terapia per tutti coloro che soddisfano i criteri tradizionali e che una valutazione psicologica, la terapia e l’intervento possano essere un percorso complessivamente più appropriato o alternativo o aggiuntivo nel sostenere l’autogestione del diabete in questi pazienti.”

Alessandra Glardini

Fonte: Diabetes & Metabolism