SnowDiab 2013: parla Marco Peruffo di A.D.I.Q.

Marco Peruffo a SnowDiab 2013 insieme al piccolo Enrico

Dall’ 8 al 12 febbraio si è svolto in località Candriai, sul Monte Bondone sopra Trento, la settima edizione dello SnowDiab, campo di educazione allo sport dedicato alle discipline invernali per ragazzi e persone con Diabete Mellito di Tipo 1, organizzato dall’Associazione A.D.I.Q., in collaborazione con una équipe multiprofessionale (medici diabetologi, medico pediatra-diabetologo, nutrizionista, pedagogista e “vecie” persone con diabete).

Con cadenza annuale, questo evento crea una particolare opportunità per entrare in contatto con le nuove idee ed ideali dei più giovani, insostituibile fonte di ispirazione per ADIQ nel “rinnovarsi” e rinnovare le proposte. Tale sfida viene da noi raccolta cercando di rimanere fedeli al nostro modo di essere, al nostro stile di vita e alla nostra identità associativa e mettendo in pratica quelle regole “salvifiche” che giorno dopo giorno concretizzano una buona qualità di vita. Testimoniare efficaci messaggi educativo-terapeutici si rivela quindi una grande responsabilità, dove è necessario cercare di mettersi in gioco e profondamente in dubbio. La capacità e la richiesta di “ascolto”, una volta aperti i canali di interazione con i ragazzi, dilagano nei territori inesplorati dei loro animi e dei loro vissuti, in dimensioni interiori insondabili per la maggior parte di noi, troppo spesso distratti dall’ansia quotidiana dell’agire e del fare, proiettati al futuro prossimo piuttosto che al “qui e ora”.

I giovani snowboarder

Con questo carico di aspettative e di timori A.D.I.Q. riparte ad ogni nuovo campo: da questo punto di vista lo SNOWDIAB e il DIABTREK rappresentano la più difficile delle scalate, metaforicamente parlando, ad un “8000”. Poi arriva l’inizio del campo, il momento fatidico dell’incontro con i ragazzi e tutto diventa piano: i visi spaesati e smarriti in breve si rilassano diventando familiari, quasi fraterni e tutto fluisce con naturalezza e con empatico istinto. Subitaneamente rompono, anzi irrompono sulla “scena” da protagonisti semplificando, dissacrando, smontando le “nostre” certezze e venendo a conoscenza delle loro verità che esprimono con straordinaria forza e coraggio, caratteristiche essenziali in quei giovani per non lasciarsi travolgere dal sottile o macroscopico disagio che qualche volta patiscono, spesso in silenzio e solitudine, che condiziona il loro rapporto con il diabete e più in generale con la loro vita.

E allora questi novelli “surfisti” sulle onde di neve con i loro snowboard sanno tracciare sottili linee nei cuori e nelle menti di tutti noi con risvolti e risultati soprendenti ed eccezionali…basta credere in loro e lasciarli raccontare.

Marco Peruffo
Alpinisti Diabetici In Quota