Cosa vogliono le persone con diabete da chi si prende cura di loro?

 

Mettere le necessità e le preoccupazioni dei pazienti al centro dell’intero processo di cura, attraverso una comunicazione ottimale con i professionisti sanitari. Perché questo avvenga è necessario dedicare una grande attenzione al rapporto con i professionisti sanitari: in effetti, instaurare una comunicazione bidirezionale efficace tra un paziente e il suo medico è un elemento essenziale …

Diabete di tipo 2: l’esercizio fisico in una prospettiva narrativa

 

Il diabete di tipo 2 è una condizione strettamente dipendente dallo stile di vita, in particolare dall’alimentazione e all’attività fisica. Tutte le raccomandazioni e le linee guida sottolineano l’importanza di mantenere un’attività fisica costante, ma a partire dalla constatazione di un fatto biologico certo (la correlazione tra attività fisica e controllo dei livelli di glucosio), …

Un taglio agli zuccheri: la prevenzione del diabete di tipo 2 inizia a tavola

 

Come da sempre sottolinea la Società Italiana di Diabetologia (SID), una maggiore conoscenza di quanto zucchero è presente negli alimenti che portiamo in tavola, associata a una sua conseguente riduzione, è il primo passo per la prevenzione del diabete di tipo 2. Il diabete è una patologia che riguarda 3,5 milioni di persone solo in …

La Medicina Narrativa per l’educazione terapeutica nel diabete di tipo 2

 

La Medicina Narrativa è un approccio alla pratica clinica che valorizza l’ascolto attivo della storia del paziente e la costruzione di una storia di cura condivisa, centrata sui bisogni del paziente e capace di integrare i diversi punti di vista degli attori coinvolti nel percorso terapeutico. La storia di cura tiene conto non soltanto della dimensione …

Diabete di tipo 2: la comunicazione necessaria

 

Negli ultimi decenni la medicina si sta spostando sempre più da un modello di cura disease-centered, ovvero centrato sulla malattia in senso biomedico, a un modello patient-centered, centrato sul paziente. La comunicazione durante le visite mediche era tradizionalmente guidata dal medico e finalizzata a raccogliere informazioni utili per la diagnosi e la terapia; nell’approccio centrato sul …

Attività fisica e diabete 2: un’indagine narrativa

 

L’attività fisica è uno dei pilastri della terapia del diabete di tipo 2: lo troviamo scritto e prescritto ovunque. Ce lo dice l’OMS, ce lo dicono le società scientifiche, ce lo dicono le associazioni di pazienti e ve lo diciamo continuamente anche noi, su questo sito. Ripeterlo non fa male, certo, ma tra il dire …

Diabete di tipo 2: il coinvolgimento della famiglia

 

Nella nostra società fortemente individualistica siamo abituati a pensare alla malattia come qualcosa (una sfida, una guerra, una maratona… scegliete voi la metafora) da affrontare da soli, grazie alla nostra forza di volontà e alle nostre capacità. Questa immagine dell’eroe solitario contro le avversità della vita può essere un forte stimolo a reagire con responsabilità …

Diabete di tipo 2: le poesie che lottano contro le ingiustizie sociali

 

Il diabete di tipo 2 è in ascesa in tutto il mondo occidentale tanto che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità rappresenta un rilevante problema di salute pubblica. A fare la differenza sono i cosiddetti determinanti sociali della salute. Che cosa si intende con questo termine? Sappiamo che la salute non è esclusivamente un problema individuale …

Guido: “non sono fatalista, sono realista”. Storia di un artigiano tuttofare, che convive da più di 30 anni col diabete

 

Eravamo uno di fronte all’altro per la Vigilia e poi per il Pranzo di Natale. Sul tavolo – prevedibile – è passato di tutto. Un percorso culinario che abbiamo affrontato tutti con le migliori intenzioni di moderazione, senza, peraltro, riuscirci. “Quanto mi faccio di insulina, Cele?”, chiedeva Guido a sua moglie. Ho sentito rivolgerle spesso …