Telemedicina per il diabete

 

phone-735062_1280Da circa un anno l’ospedale Santa Maria di Terni sta sperimentando un nuovo servizio di telemedicina con un bilancio del tutto positivo: meno ricoveri e disagi per persone con altre patologie e un’assistenza migliore, diretta e mirata alla cura delle problematiche specifiche. Le persone con diabete prese in esame come campione sono state 70 e grazie a Doctor Plus hanno beneficiato di un servizio nuovo, il primo avviato in Italia.

Giuseppe Fatati, direttore della struttura di diabetologia dell’ospedale di Terni e Andrea Casciari, direttore generale del Santa Maria, hanno spiegato quali sono i risultati positivi di questo sistema.

Come spiega Fatati, il diabete colpisce in Italia ben 3 milioni di persone, con conseguenze a livello sociale e sanitario. Importanti, per una corretta gestione della condizione di diabete, sono la diagnosi tempestiva e la messa a punto di una terapia corretta che chi ha il diabete possa seguire e nella quale diventare parte attiva. La persona con diabete deve imparare a conoscere la sua malattia, auto monitorarsi, misurare la glicemia e sapere cosa mangiare e come muoversi. Senza mai essere lasciato solo. Solo così si evitano i danni delle complicanze a livello cardiocircolatorio.

Per tutti questi motivi, l’ospedale Santa Maria di Terni ha iniziato, un anno fa, la sperimentazione di un sistema di monitoraggio domiciliare per persone con diabete in casi “complessi”. In questo sistema intervengono medici e infermieri coordinati da una centrale operativa collegata al servizio in remoto ‘Doctor Plus’, attivo tutti i giorni dalle 12 alle 24, ad esclusione dei festivi. Le 70 persone coinvolte sono state fornite di bilancia, glucometro e sfigmomanometro per la trasmissione dei dati relativi a peso, glicemia e pressione.

Questi dati vengono monitorati in modo costante da infermieri che poi assisteranno telefonicamente le persone coinvolte. Ai medici vengono segnalati i valori anomali.

«I numeri ci dicono che questo servizio – ha spiegato Andrea Casciari -, oltre ad essere gradito dai pazienti, comporta alcuni benefici diretti. Dal miglioramento della qualità assistenziale, con i pazienti che vengono gestiti in tempo reale da professionisti, alla riduzione dei disagi per quei malati oncologici che non devono più raggiungere l’ospedale a fronte di qualsiasi minima anomalia. Non ultimi, poi, i riflessi sull’organizzazione aziendale. Dall’attivazione del progetto di telemedicina abbiamo riscontrato una diminuzione degli accessi al pronto soccorso per codici ‘bianchi’, così come delle prestazioni ambulatoriali non programmate e, infine, dei ricoveri ospedalieri».

Qualche dato? Le rilevazioni effettuate in un anno attraverso Doctor Plus sono state in totale 12.426, con 2.498 allarmi per ‘ipo’ o ‘iper glicemia’ di cui 515 di gravità maggiore, ma tutti gestiti a domicilio con intervento diretto dello specialista e senza ricorrere al pronto soccorso. L’età media delle persone coinvolte è di 63 anni e il 53,7% sono donne, alcune delle quali affette da diabete gestazionale. «Oltre alla soddisfazione dei pazienti – ha spiegato Fatati -, decisamente elevata, abbiamo riscontrato un’evidente efficacia terapeutica, con oltre il 10% degli assistiti – 30% nel caso di pazienti del pronto soccorso – che ha fatto registrare un miglioramento significativo del trend glicemico».

Fonte: Umbriaon.it