Un congresso al sud

LE ASSISE AMD A ROSSANO CALABRO DAL 25 AL 28 MAGGIO
Un congresso al sud

L’Associazione medici diabetologi tiene il suo XVIII convegno nazionale vicino a Cosenza anche per ricordare che in Italia meridionale il diabete è molto più diffuso che al centro e al nord. Un appuntamento cruciale per fotografare lo stato dell’assistenza

Quest’anno il congresso nazionale dell’Associazione medici diabetologi scende al sud, in Calabria: a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza. La scelta ha un valore fortemente simbolico, perché in Italia meridionale il diabete è sensibilmente più diffuso che al nord, con punte elevate proprio nell’area calabrese. Se la media nazionale, secondo l’Istat, è del 4,9% (3 milioni di casi accertati), nelle regioni del sud la percentuale tende a salire significativamente: 7,2% in Molise, 6,8% in Basilicata, 6,5% in Calabria (dove, in particolare, la provincia di Cosenza registra un picco dell’8%). Si valuta che nell’Italia meridionale i diabetici siano più di un milione.

Quindi, proprio per sottolineare l’emergenza nell’emergenza, dal 25 al 28 maggio i diabetologi di tutta Italia si sono dati appuntamento a Rossano (nel Complesso Nausicaa-Itaca, contrada  Zolfara) dove si discuterà, anche con il contributo di esperti internazionali, dello stato dell’arte dell’assistenza e cura del diabete e di come migliorarla. Non si è trovata ancora una risposta alla domanda sul perché certe zone siano più colpite di altre, ma quel che è certo è che soprattutto in quelle aree occorre rafforzare gli interventi di prevenzione e l’organizzazione delle cure.

Di questi temi e di molti altri si occuperà il XVIII congresso Amd, che segnerà anche il passaggio di testimone, alla guida dell’Associazione, dal presidente uscente Sandro Gentile a quello eletto Carlo Bruno Giorda, attualmente al timone della Fondazione Amd.

Così sintetizza i contenuti delle assise il professor Gentile: “Il comitato scientifico ha realizzato un programma indirizzato all’aggiornamento su temi classici come autocontrollo, tecnologie,  educazione terapeutica, rischio cardiovascolare e complicanze, che verranno trattati, ora con modalità interattive -come i casi clinici discussi negli incontri con l’esperto- ora attraverso tavole rotonde e letture, sempre volte a valorizzare le competenze e il ruolo unico dello specialista in diabetologia e malattie metaboliche. Molto spazio sarà dato alla valorizzazione delle capacità di organizzare percorsi e di elaborare strategie assistenziali, senza le quali le sole competenze non sono sufficienti a realizzare un intervento assistenziale efficace. Vi saranno anche momenti di altissimo valore scientifico attraverso la realizzazione di sessioni congiunte con organismi scientifici internazionali, come il First Joint Meeting Amd-Idf e la prima Conferenza congiunta tra Amd e Easd-Diabetes & cardiovascular disease study group. Sono previsti simposi congiunti con altre società scientifiche come Sid, Siedp, Anmco, Simg, Adi, Osdi e con Diabete Italia, ancora una volta per condividere attività, cultura, percorsi: vi saranno varie  sessioni di comunicazioni libere e poster, a testimonianza della volontà di dare voce alle attività dei soci e, infine, saranno affrontati anche aspetti organizzativi e di politica sanitaria con i rappresentanti del Ministero e dell’istituzione politica”.

Scorrendo i titoli di simposi e tavole rotonde in programma (si veda il sito www.amd2011.it), ci si rende conto che il congresso punta il suo sguardo, come sempre, a 360°: si va dalla terapia personalizzata con l’autocontrollo (giovedì 26) al diabete nell’universo femminile (venerdì 27), dal prediabete (il 26) al connesso tema del rischio sommerso (sabato 28), dal microinfusore (il 26 e il 27) al diabete nell’anziano (il 26), dalla qualità dell’assistenza (il 26, con la partecipazione della International diabetes federation) al futuro della diabetologia territoriale (il 27), dal Progetto Amd “Subito!” per la diagnosi precoce (il 27) alla prevenzione del diabete e dell’obesità (il 28, con la presentazione della campagna promossa a Cosenza di cui parliamo nel box). E’ interessante notare la presenza annunciata anche di politici noti per essersi apertamente impegnati nella lotta al diabete, come Emanuela Bajo, Antonio Tomassini, Ignazio Marino. Anche quest’anno interverrà ai lavori l’Associazione Slow Food, che da anni si batte per diffondere i principi della sana alimentazione, rappresentata a Rossano da Silvio Barbero.

Ne verrà fuori un quadro esauriente della situazione del diabete in Italia, indispensabile per mettere in campo idee e proposte per rendere più efficace la battaglia contro l’espansione di questa patologia.
“Bisogna riconoscere -commenta ancora Gentile- che il Ministero, i politici nazionali in modo assolutamente trasversale e anche molti Governi regionali hanno capito che il diabete è oggi un’emergenza da affrontare, subito”.

Secondo Amd, il problema cruciale è appunto quello di agire al più presto, individuando precocemente la patologia in modo da attuare immediatamente le terapie necessarie e facendo emergere quel diabete sommerso, ancora non diagnosticato, che potrebbe riguardare almeno un milione di italiani ignari e a rischio di gravi complicanze.

“Il nostro obiettivo è culturale, oltre che clinico -spiega Gentile- È ormai dimostrata la necessità di un intervento immediato all’esordio della malattia, o comunque alla sua diagnosi, che riporti i valori della glicemia alla normalità e li mantenga costantemente sotto controllo per ridurre le complicanze negli anni seguenti. Il progetto Amd Subito! si propone di modificare il modo di affrontare il diabete nel nostro Paese,  attraverso un lavoro organico di formazione, educazione e informazione che non coinvolga solo i diabetologi, ma anche i medici di medicina generale, le figure professionali, le associazioni di volontariato, le istituzioni tutte”.
Esistono dati certi che dimostrano chiaramente i benefici di un intervento diagnostico e terapeutico tempestivo. Il presidente eletto di Amd Carlo Giorda cita in proposito quelli della recentissima indagine osservazionale “Subito! Audit”, relativa al diabete di tipo 2 di nuova o recente diagnosi, che sarà ufficialmente presentata al congresso calabrese.

“Le evidenze scientifiche -osserva Giorda- dicono inequivocabilmente che quanto prima si interviene e quanto più rapidamente si riportano i valori della glicemia alla normalità, tanto più si riducono le temibili complicanze del diabete. Lo studio Steno-2, per esempio, ci dice che se curassimo in maniera rigorosa la malattia almeno 5 anni prima di quanto mediamente avvenga, potremmo ridurre le complicanze cardiovascolari di oltre il 40%. Non conta soltanto il buon compenso raggiunto, ma anche che lo si raggiunga precocemente: il fattore tempo è fondamentale. Tra pazienti con caratteristiche simili e curati allo stesso modo, ha prognosi e andamento migliore chi è stato curato bene sin dai primi anni”.

Molto significativi sono i risultati osservati, nei servizi di diabetologia italiani, su che cosa accade a chi viene assistito dopo una diagnosi di diabete di tipo 2 fatta da meno di 12 mesi. E’ stato analizzato un campione di circa 1.000 persone assistite in 126 servizi di diabetologia, partendo dal valore dell’emoglobina glicata (parametro determinante per capire se la patologia è tenuta sotto controllo o no) al momento della prima visita: 699 persone avevano un valore superiore al 7%, erano cioè “fuori controllo”. Ebbene, illustra Giorda, “sottoposte a quello che si definisce un trattamento intensivo con dieta, attività fisica e farmaci, alla visita di controllo dopo 6 mesi, 436 persone, pari al 62,3%, erano rientrate nella norma, con un’emoglobina glicata inferiore al 7%. Un risultato indubbiamente importante, ma ciò che ci ha più entusiasmato è la riduzione del valore di HbA1c ottenuto in queste persone: in media quasi 3 punti, un dato tra i più eclatanti mai riscontrati a livello internazionale. Quest’ultimo è un risultato brillante, perché, tradotto in termini pratici, significa avere ridotto il rischio di complicanze del 60%”.

Per ottenere questi risultati, sostiene Amd, occorre una campagna culturale e informativa che tocchi pazienti, medici di base, diabetologi e popolazione generale e faccia capire l’importanza di intervenire “subito!”, insieme con una efficiente organizzazione basata sui team diabetologici. L’Italia -concordano i due presidenti- ha un’ottima rete di servizi diabetologici, migliore di quella di altri Paesi evoluti come Francia, Inghilterra e Stati Uniti, ammirata e studiata all’estero. Ai politici, quindi, in questi tempi di lesina e tagli, rivolgono l’appello di non smantellarla, di non negarle risorse, ma al contrario di valorizzarla come merita per combattere sempre più efficacemente il diabete. Non si potrà non parlare anche di questo a Rossano Calabro.

UNA CAMPAGNA NEL COSENTINO
Prevenzione a tappeto
In concomitanza con il XVIII congresso, è partito nella provincia di Cosenza, una delle più soggette al diabete, il programma “Prevenzione Diabete e Obesità”, realizzato da Amd in collaborazione con la Provincia per coinvolgere tutta la popolazione della zona da qui sino a maggio 2012. Così lo descrive Giuseppe Armentano, consigliere nazionale di Amd e membro del Comitato organizzatore del congresso: “Si tratta di un progetto pilota realizzato nella nostra Provincia proprio per affrontare con le armi della prevenzione, attraverso l’educazione alla corretta alimentazione, il primato negativo che segna i nostri concittadini. L’intervento ha sinora coinvolto circa 350.000 dei 750.000 abitanti della Provincia, interessando 31 scuole superiori, 50 farmacie dei 5 Comuni più importanti dell’area, gli ambulatori di 50 medici di medicina generale e diabetologia. Si pone l’obiettivo di operare entro l’anno prossimo un intervento a tappeto sulla popolazione, il primo di tale portata in Italia”. Il progetto prevede la distribuzione di materiale informativo alla popolazione tramite le farmacie e gli studi medici, lezioni con diabetologi e nutrizionisti nelle scuole, a partire dalle superiori, programmi specifici di formazione per i medici di medicina generale e per i farmacisti, diffusione di questionari di autovalutazione sul rischio diabete-obesità e una campagna informativa sui mezzi di comunicazione locali. E’ prevista anche una Passeggiata della salute, in calendario a Cosenza nel mese di giugno per richiamare l’attenzione di tutta la cittadinanza. A sostegno di tutta questa attività sarà operativo il sito internet www.provincia.cs.it/diabeteobesita, dove sarà possibile sottoporsi al test di automisurazione del rischio e fare domande agli esperti.