UN CONGRESSO PROMOSSO DALLA SIEDP

La Giornata nazionale del bambino

Si è tenuta a fine ottobre, il 29, la quarta “Giornata nazionale del diabete – Obesità nel bambino”, un evento promosso dalla Società italiana di endocrinologa e diabetologia pediatrica (Siedp) per sensibilizzare la popolazione sull’aumento dei casi tra i bambini registrato negli ultimi anni e per diffondere informazioni sui progressi compiuti sul fronte diagnostico e terapeutico. La manifestazione prevedeva un dibattito con la partecipazione di medici esperti della materia e uno spettacolo teatrale realizzato dai due artisti Michele Mirenna e Salvatore Masucci, testimonial della giornata e ha coinvolto non soltanto gli specialisti, ma anche bambini, adolescenti e famiglie.

La Siedp ricorda che oggi il diabete mellito di tipo 1 è la più frequente malattia endocrina dell’infanzia. In Italia circa 20.000 soggetti ne sono colpiti e nel Lazio l’incidenza è di 8,9 casi su 100.000, con un notevole incremento tendenziale dei casi di esordio della malattia prima dei 5 anni di età. Si stima inoltre che in Italia, a 10 anni un bambino su tre sia in sovrappeso e uno su dieci sia obeso, fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2.

Nel convegno è stato ribadito che un corretto regime alimentare, un costante controllo della glicemia e una regolare attività fisica aiutano i bambini ad avere un corretto sviluppo psicofisico e a gestire bene la patologia. Nel frattempo, però, la ricerca continua ad andare avanti per trovare risposte sempre più efficaci al problema.

Dice Francesco Costantino, docente del Dipartimento di pediatria dell’Università di Roma La Sapienza – Azienda Policlinico Umberto I: “Nel corso degli anni si è passati dalle insuline di origine animale, all’insulina biosintetica umana e recentemente alle nuove formulazioni insuliniche, ottenute con tecniche avanzate di ingegneria biogenetica, in grado di riprodurre con maggiore affidabilità la struttura e le variazioni fisiologiche dell’insulina del soggetto non diabetico e nello stesso tempo, di migliorare la gestione quotidiana della malattia e la qualità di vita dei pazienti. Grandi passi avanti sono stati fatti anche per quanto riguarda i nuovi dispositivi di iniezione di insulina e quelli della  autodeterminazione della glicemia, sempre più piccoli, automatici e facili da usare per rispondere al meglio alle esigenze pratiche dei pazienti con il diabete. Molte aspettative nella cura definitiva del diabete sono rivolte, oggi, alla ricerca sul trapianto delle isole di Langerhans. I progressi raggiunti nel campo delle cellule staminali e in quello della terapia genica fanno ben sperare”.
“Un’altra strada esplorata dalla ricerca, oggi, che sta dando soddisfacenti risultati, è quella del pancreas artificiale -aggiunge Blegina Shashaj, del team del Dipartimento di pediatria della “Sapienza”- Negli ultimi anni i progressi tecnologici hanno permesso la diffusione dei microinfusori (pompe di insulina, in grado di somministrare l’insulina in modo continuo durante la giornata, mimando così la secrezione fisiologica dell’insulina dal pancreas e controllando meglio le oscillazioni del livello di glucosio nel sangue) e quella dei sistemi di monitoraggio continuo della glicemia. L’applicazione di questi sistemi anche in età pediatrica è risultata efficace nel migliorare il controllo metabolico e la qualità di vita dei ragazzi”.