Potete credere alle mie parole: ho avuto modo di sperimentarlo personalmente.
Il mio nome è Giordana e in passato ho collaborato diverse volte con “Tuttodiabete”.
Sono una donna diabetica laureata in giurisprudenza e ho deciso di dedicare la mia tesi di laurea proprio a "Gli aspetti medico-legali e sociali della patologia diabetica".
Il diabete è comparso nella mia vita all’età di dodici anni e mi accompagna ormai da oltre venticinque. Ma la patologia non ha minimamente influito sulle mie scelte di vita: dopo un’esperienza ultraventennale, posso affermare con orgoglio di non avere riportato alcuna complicanza post-diabetica.
Fin dall’inizio ho compreso quanta importanza avesse l’automonitoraggio della glicemia, insieme con i normali controlli di laboratorio. Ho così cercato di trasmettere agli altri questo importante messaggio, svolgendo attività di volontariato a favore dei bimbi neo-diabetici e delle loro famiglie.
Di recente ho vissuto un’esperienza straordinaria: sono diventata madre di una splendida bimba di nome Damiana. Di sicuro la gravidanza non è stata semplice, ho avuto molti problemi, ma, alla fine, tutto si è risolto per il meglio: sia mia figlia sia io siamo uscite indenni da questo meraviglioso evento.
La bimba è nata con un parto cesareo programmato quindici giorni prima del termine della gravidanza: pesava 4,080 chili ed era lunga 56 centimetri. Damiana è nata all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma ed è stata seguita da un’équipe di esperti neonatologi.
Io ho vissuto sotto stretto controllo medico non soltanto nei nove mesi della gestazione, ma anche nel periodo precedente e in quello successivo. Il primo consiglio che voglio dare a una donna che intende affrontare tale evento è di programmarlo. Infatti, la gravidanza di un soggetto diabetico deve avvenire in un momento di buon equilibrio glicemico: dare avvio a questa fondamentale esperienza in condizioni non ottimali vuol dire andare incontro a problemi molto seri ed estremamente gravi (soprattutto per il nascituro). E’ bene, quindi, che la donna diabetica sia seguita da un ginecologo esperto in gravidanze "a rischio", e da un diabetologo "specializzato".
Gli esami da eseguire in laboratorio sono quelli tipici, a cui ogni donna si deve sottoporre, ma devono essere fatti anche quelli mirati al controllo del diabete. In particolare, è opportuno intensificare i controlli quotidiani della glicemia e della glicosuria: infatti, nei primi tre mesi di gravidanza, si tende a soffrire di crisi ipoglicemiche. In quel periodo è, dunque, utile diminuire la dose di insulina e/o aumentare le quantità di carboidrati presenti nella dieta. Di contro, nei mesi successivi al terzo, si noterà un innalzamento dei valori glicemici: pertanto, la dose di insulina dovrà sicuramente aumentare. Non si dimentichi, poi, che l’ansia e lo stress psicologico della partoriente possono far peggiorare i profili glicemici.
Personalmente, oltre a seguire i consigli dei medici e a effettuare tutti i controlli prescritti, io sono stata scrupolosa nell’eseguire l’automonitoraggio della glicemia. Questi sacrifici mi hanno ripagata: la bimba è nata sana e anch’io non ho riportato conseguenze negative. I medici mi hanno inoltre concesso di assistere alla nascita di mia figlia e di stare insieme con lei subito dopo il parto (come avviene in situazioni “normali”).
E pensare che mi era stato sconsigliato di affrontare questa gravidanza. I medici ritenevano (giustamente) che l’epoca di insorgenza della patologia potesse influire in maniera estremamente sfavorevole su un evento del genere. E, a loro parere, io ero diabetica da troppi anni. Ma la mia voglia di diventare mamma è stata talmente grande che mi ha dato la forza di intraprendere e vincere questa difficile battaglia.
Ancora una volta posso affermare con certezza che il diabete non mi ha condizionata.
I medici mi avevano anche avvertita che, dopo il parto, si sarebbero potute sviluppare complicanze.
Io sono riuscita a fronteggiare anche questo problema: a gravidanza ultimata, ho effettuato un accurato check-up e, fortunatamente non sono emersi problemi di particolare rilievo.
Posso, a ogni modo, assicurarvi che il tenero sguardo di mia figlia mi ripaga di tutto. Il parto è un evento eccezionale per una persona "sana", figuratevi quanto possa esserlo stato per me!
Credetemi: con il diabete si può convivere serenamente, non semplicemente "sopravvivere".
L’importante è adottare semplici regole che, a lungo termine, si riveleranno fondamentali per farci vivere bene e a lungo. E la nascita di Damiana ne è una bella dimostrazione.
Giordana Fauci