Diatletica 2012: Baldini e Schiavone incontrano a sorpresa gli atleti

Sport e competizione, ma anche divertimento e voglia di confrontarsi con il diabete: questi gli elementi di Diatletica che, alla seconda edizione, si è svolta lo scorso weekend a Tirrenia richiamando più di 80 atleti con diabete di tipo 1 da tutta Italia.

Oltre alla competizione, che ha visto gli sportivi competere in sette discipline di atletica leggera in sfide individuali e di team regionali, non sono mancate le sorprese: presenti al Centro di Preparazione Olimpica del CONI anche la tennista italiana Francesca Schiavone e il maratoneta Stefano Baldini che, in una pausa dagli allenamenti, hanno incontrato gli atleti diabetici.

La campionessa di tennis, vincitrice del Roland Garrols nel 2010, dopo pranzo ha dedicato parte del suo tempo per condividere con gli atleti l’importanza dell’autocontrollo nella pratica sportiva, specialmente ad alto livello. “Sono contenta di poter partecipare e dei vedere come voi dell’atletica leggera appoggiate bene i piedi sulla pista, a differenza di noi tennisti, che in corriamo in qualsiasi modo pur di buttare la pallina nel campo avversario”, ha scherzato Schiavone con gli atleti.

Baldini, medaglia d’oro nella maratona alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e attualmente in fase preparatoria per la maratona di New York, invece si è prodigato facendo da ‘lepre’, cioè da apripista, nella gara dei 5.000 metri. Il suo messaggio per gli atleti, “Per affrontare traguardi impegnativi come una maratona serve grinta, la stessa che serve per affrontare la quotidianità di atleti e di uomini”.

E di grinta e determinazione si tratta, per affrontare l’impegno sportivo da parte degli atleti con diabete di tipo 1 che devono imparare a gestire al meglio la malattia e conoscere il proprio organismo meglio degli altri sportivi. “Sono convinto che la pratica sportiva sia una delle prime fonti di benessere”, spiega Paolo Ignesti, Presidente del Coni Toscana. “Benessere che significa socialità, equilibrio psicofisico e salute. Diatletica rappresenta un appuntamento importante proprio per ricordare e dare prova tangibile che praticare attività fisica è fondamentale anche per persone che devono affrontare ogni giorno una malattia: lo sport ti pone davanti degli obiettivi da superare, proprio come accade ogni giorno per la nostra salute. Ritengo che sia importante continuare ad andare in questa direzione cercando di aumentare la collaborazione con università, centri di ricerca e fondazioni che lavorano per sostenere e promuovere prevenzione e cura anche attraverso la pratica sportiva. Un piccolo contributo che si può rivelare importante per tante persone”.

Cinzia Pozzi

14 settembre 2012