L’alimentazione è un elemento cardine nella vita del diabetico. Seguire una dieta equilibrata e adatta alla propria persona è, infatti, indispensabile per un corretto stile di vita.
Ecco alcuni esempi.
L’Alimentazione del bambino diabetico
Per i bambini valgono i principi generali della dieta degli adulti (ripartizione e numero dei pasti, distribuzione delle calorie fra i vari principi alimentari, ecc.)
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Trattandosi, però, di un organismo in accrescimento è preferibile lasciare che il bambino si alimenti a sazietà; l’importante è che quantità e percentuali dei diversi elementi siano costanti ogni giorno e si associ sempre un’attività fisica costante e abituale.
Anche il gelato, con opportuni accorgimenti può essere inserito nella dieta dei bambini affetti da diabete.
L’Alimentazione della donna diabetica in gravidanza
Per le donne in gravidanza, o affette da diabete gestazionale, a partire dal terzo mese occorre un apporto di circa 200 calorie in più al giorno. Tale supplemento calorico deve essere ripartito in parti uguali fra proteine ad alto valore biologico e carboidrati ad assorbimento lento (amidi).
Va incrementato anche l’apporto di vitamine e sali minerali, preferendo i grassi vegetali a quelli animali.
In caso di nausea e/o vomito, fare pasti piccoli e frequenti con cibi solidi e digeribili. Limitare tè, caffè e alcolici ed eventualmente anche il sale (per scongiurare il rischio di gestosi, ipertensione, nefropatia diabetica).
L’Alimentazione dell’anziano diabetico
Nel caso di anziani affetti da diabete, aumentano le necessità dell’organismo per alcune vitamine (B, C, D, K) e alcuni minerali (calcio, fluoro, ferro).
Non bisogna, pertanto, cuocere troppo i cibi ed è preferibile farlo sempre in recipienti coperti. È importante
contenere soprattutto il consumo di grassi saturi e del colesterolo, riducendo le carni rosse a favore di pesce e carni bianche, non mangiando più di due uova a settimana, utilizzando formaggi con pochi grassi, olio di oliva ed evitando i fritti.
L’assunzione di acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) è fondamentale, come pure l’uso di fibre, frutta e verdura. Si consiglia di fare piccoli pasti, digeribili e con cibi ben masticabili.
L’Automobilista diabetico
Occorre assolutamente evitare episodi di ipoglicemia quando si è alla guida.
Nei lunghi tragitti in auto è consigliabile fermarsi ogni 2 ore per piccole merende, evitando tutti gli alimenti di difficile digeribilità.
In ogni caso occorre:
- avere sempre con sé qualche zolletta di zucchero
- non diminuire mai la quantità di carboidrati nei pasti prima di partire
- praticare regolarmente la terapia ipoglicemizzante.
Dal dentista
I diabetici in cattivo compenso metabolico sono più facilmente soggetti a parodontopatie; a volte proprio il sanguinamento gengivale è uno dei primi sintomi del diabete
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Il diabetico deve pulire i propri denti dopo ogni singolo pasto o spuntino (non solo 2-3 volte al giorno), massaggiandosi anche le gengive con movimenti verticali dello spazzolino.
Nei bambini diabetici è bene fare uso di fluoro per la prevenzione della carie.
Molto importante è programmare in ore opportune le sedute dal dentista (meglio dopo colazione, dopo la merenda di metà mattina, oppure dopo pranzo).
È da sfatare la paura di molti odontoiatri di emorragie o di altri problemi al momento di estrarre i denti; sutura e impacco ghiacciato evitano rischi particolari.
Tempo di feste
“Abbuffarsi” è sempre un errore, tanto più per il diabetico.
Ecco alcuni consigli per limitare i danni in occasione di festività e ricorrenze:
– aumentare di circa il 20% la dose di “insulina pronta” che si inietta prima del pasto o se tale insulina non è prevista dal normale schema terapeutico per quella determinata ora, praticare un supplemento di 4-6 unità di insulina pronta in tale occasione
– se in terapia con ipoglicemizzanti orali, aumentare la dose di mezza compressa
-in previsione di una cena particolarmente ricca, consumare un pasto più leggero, riducendo ovviamente le dosi di insulina o di ipoglicemizzanti orali
– non abusare mai di bevande alcoliche, per il loro potenziale effetto di mascherare i sintomi di ipoglicemia ed al contempo di bloccare la risposta dell’organismo all’ipoglicemia stessa.