La Dichiarazione di Saint Vincent

Sotto l’egida di Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) e Idf (International Diabetes Federation), i rappresentanti di governi, ministeri della Sanità e organizzazioni di pazienti di tutti i Paesi europei hanno approvato e firmato, nell’ottobre 1989 a Saint Vincent, un documento storico, che è tuttora il principale riferimento internazionale per la lotta al diabete. Riepiloghiamo di seguito i punti più importanti della Dichiarazione di Saint Vincent:
• Poiché il diabete minaccia almeno dieci milioni di cittadini europei, occorre porsi come obiettivo per i pazienti diabetici una vita vicina alle aspettative normali, sia per qualità sia per durata.
• Avviare programmi per l’individuazione e il controllo del diabete e delle sue complicanze, che siano basati su due componenti principali: l’autocura e l’appoggio della comunità.
• Sensibilizzare i professionisti della salute e la popolazione a prevenire la malattia, organizzando l’addestramento alla gestione del diabete non soltanto per i malati, ma anche per le loro famiglie, i loro ambienti di lavoro, le équipe di assistenza sanitaria.
• Promuovere l’indipendenza, la parità di diritti e l’autosufficienza dei diabetici di ogni età, eliminando ogni ostacolo a una piena integrazione dei cittadini diabetici nella società.
• Mettere in atto misure efficaci per la prevenzione delle complicanze, diminuendo di almeno un terzo i casi di cecità e di insufficienza renale, abbattendo la metà del numero di amputazioni di arti per cancrena diabetica, riducendo morbilità e mortalità per malattie coronariche e, infine, raggiungendo fra le donne diabetiche esiti di gravidanze vicini a quelli delle non diabetiche.
• Costituire sistemi di monitoraggio delle procedure diagnostiche e terapeutiche utilizzando la tecnologia informatica più avanzata.