Controlli ed esami

Per tenere sotto controllo l’evoluzione del diabete giovanile, ci sono una serie di esami e controlli da effettuare con una certa frequenza.
Alcuni controlli possono essere fatti comodamente a casa (esami domiciliari), per altri è, invece, necessario rivolgersi ad un ospedale o ad un laboratorio di analisi (esami di laboratorio).

Esami domiciliari
Uno degli obiettivi principali nella gestione del diabete giovanile è quello di mantenere la glicemia il più possibile all’interno dell’intervallo di normalità nell’arco dell’intera giornata.
Per raggiungere questo fondamentale obiettivo, è necessario eseguire controlli domiciliari finalizzati a monitorare l’evoluzione del diabete attraverso la misurazione:
1) del glucosio nel sangue (glicemia),
2) del glucosio nelle urine (glicosuria),
3) la presenza di corpi chetonici nelle urine (chetonuria).

1) Controllo della glicemia
L’obiettivo principale della terapia per il diabete è ottenere nel bambino o nel ragazzo, valori di glicemia quanto più possibile vicino alla norma, minimizzando nello stesso tempo il rischio di ipoglicemia.
L’autocontrollo della glicemia è un elemento di fondamentale importanza perchè con la rilevazione della glicemia in momenti diversi della giornata è possibile avere le indicazioni necessarie per l’aggiustamento della terapia farmacologica o per le modifiche da apportare alla dieta e all’attività fisica svolta.
La determinazione della glicemia a domicilio è diventata oggi più facile grazie alla disponibilità di pungidito semplici ed indolori e di sistemi per la determinazione della glicemia mediante sangue capillare (strisce reattive e strumenti) sempre più sofisticati.

2) Glucosio nelle urine
L’autocontrollo del glucosio nelle urine è un test veloce e facile da effettuare ma, soprattutto, di fondamentale importanza per una corretta gestione del diabete.
L’analisi dei livelli di glucosio nelle urine è utile per rivelare, in maniera indiretta, se questo elemento è presente nel sangue in concentrazioni superiori alla norma.
Se, infatti, la concentrazione di glucosio nel sangue supera un determinato livello chiamato “soglia renale”, il rene non riesce più a riassorbire tutta la quantità di glucosio filtrata e quindi una parte viene eliminata attraverso le urine.
La glicosuria può essere istantanea, frazionata o complessiva nelle 24 ore:
glicosuria istantanea: è un test di routine, la cui esecuzione è consigliata con una frequenza di almeno 3 volte al giorno (prima di colazione, pranzo e cena) e fornisce utili indicazioni per eventuali adeguamenti giornalieri dell’insulina.
glicosuria frazionata: andrebbe effettuata a scadenze fisse (ogni 7-15 giorni) sull’urina raccolta durante la giornata in frazioni temporali corrispondenti a colazione-pranzo, pranzo-cena, cena-colazione. È utile per adeguare l’alimentazione.
– glicosuria complessiva sull’urina delle 24 ore: è utile per verificare che dieta e la terapia insulinica siano adeguate.

Il controllo della glicemia e quello della glicosuria sono da considerarsi complementari: il primo fornisce indicazioni sui valori della glicemia al momento del prelievo, il secondo indica se nelle ore precedenti si sono verificati episodi di iperglicemia. Entrambi sono di fondamentale importanza per una corretta gestione del diabete e, quindi, per evitare l’insorgere delle complicanze.
Se la glicosuria è assente significa che la glicemia è sempre rimasta sotto la soglia renale per il glucosio; se è presente significa che in un certo frangente la glicemia ha superato la soglia dei 180 mg/dl.

3) Corpi chetonici nelle urine
L’autocontrollo dei corpi chetonici nelle urine è un test molto importante all’interno della terapia per il diabete giovanile perchè la loro presenza in quantità elevate sta ad indicare che l’organismo non dispone della giusta quantità di insulina.
Un eccesso di corpi chetonici può portare a diverse complicanze, fino al coma diabetico.
L’esame della chetonuria (chetoni nelle urine) va eseguito per valori di glicosuria > 20g/l. Le prove della glicosuria vanno integrate con quelle della glicemia. Sono consigliabili da 2-4 prove/die secondo il seguente schema:
– in periodi di stabilità glicemica: 3 glicosurie giornaliere (al risveglio, prima del pranzo e della cena); 2 glicemie giornaliere, mediante puntura del polpastrello, ad orari variabili.
– in periodi di instabilità glicemica: 3 glicosurie con chetonuria giornaliere; 4 profili glicemici giornalieri al dito per una settimana con, se possibile, 2 misurazioni alle 02.00 del mattino; glicosuria sulle urine della notte.

Esami Di Laboratorio
Oltre ai controlli domiciliari, ci sono una serie di esami che devono essere svolti necessariamente in laboratorio.
Gli esami di laboratorio andrebbero distribuiti nell’arco dell’anno secondo il seguente schema:
– all’esordio del diabete: HbA1c (emoglobina glicosilata), assetto lipidico, azotemia, creatininemia e clearance della creatinina endogena, funzionalità tiroidea, anticorpi anti-mucosa gastrica, esame delle urine, visita oftalmologica, esame neurologico generale, visita odontoiatrica, età ossea;
ogni 2-3 mesi: HbA1c;
ogni 12 mesi: gli stessi esami ematochimici ed urinari eseguiti all’inizio;
dopo 5 anni: fluorangiografia per depistare la retinopatia (va ripetuta ogni 3 anni in caso di normalità), microalbuminuria per depistare la nefropatia (va ripetuta a scadenza annuale), esami neurologici e per la funzione neurovegetativa (a scadenza triennale).

Emoglobina glicosilata o glicata (HbA1c)
Il test dell’emoglobina glicata va ripetuto ogni 2-3 mesi presso un laboratorio d’analisi e i risultati vanno integrati con quelli di glicemia e glicosuria.
L’emoglobina A rappresenta circa il 90% dell’emoglobina (Hb) presente nel globulo rosso ed è formata da due paia di catene di aminoacidi (alfa e beta): a un terminale della catena beta si ancorano le molecole di glucosio formando così l’emoglobina glicosilata (HbA1c).
Nel bambino non diabetico la percentuale di emoglobina glicosilata oscilla dal 4% al 6%, ma questo valore tende ad aumentare se la glicemia sale a livelli superiori; vengono tollerati valori fino al 7,5%.
Oggi esistono sistemi automatizzati che in 6 minuti e l’utilizzo di un solo microlitro di sangue capillare determinano il valore dell’emoglobina glicosilata, eliminando il trauma del prelievo tramite siringa.

Fruttosamina
Con questo termine si includono tutte le proteine sieriche glicosilate: la sua determinazione è un indice dell’equilibrio glicemico delle 2-3 settimane precedenti il dosaggio. I valori normali nel bambino sono inferiori a 2mmol/l, quelli accettabili per i diabetici devono essere inferiori a 2,5 mmol/l.
L’esame della fruttosamina non sostituisce quello dell’HbA1c.