L’ipoglicemia in caso di esercizio fisico

Per chi è affetto da diabete e decide di intraprendere un’attività fisica, l’ipoglicemia può rappresentare un serio rischio: quando il livello di glucosio nel sangue scende sotto 40-50 mg/dL, infatti,  si può arrivare anche al cosiddetto coma ipoglicemico che generalmente si manifesta in seguito a un eccessivo sforzo fisico, a errori dietetici (ritardata assunzione o non assunzione di cibo), a errori di somministrazione di insulina o di ipoglicemizzanti orali, a situazioni che prolungano l’azione ipoglicemizzante dell’insulina o degli antidiabetici orali (ridotta funzionalità renale o associazione con altri farmaci).

I sintomi che precedono il coma ipoglicemico sono: vertigini, stanchezza, sensazione di fame, sudorazione, tachicardia, tremori, agitazione, cefalee, formicolio alle labbra, difficoltà nel parlare.

Ecco una serie di consigli pratici per porre rimedio a questa situazione. prima di tutto occorre portare con sé delle zollette di zucchero ma anche un biscotto, della frutta o uno spuntino da mangiare (biscotti, pane) durante o dopo l’esercizio, in modo da ingerire subito dello zucchero o carboidrati a rapido assorbimento.
Se non è stato possibile programmare l’attività, è oppurtuno mangiare qualcosa di extra prima, durante e dopo l’esercizio, in rapporto allo sforzo sostenuto o da sostenere.

L’ipoglicemia può comparire anche ad alcune ore di distanza dall’esercizio. Per questo è sempre meglio fare uno spuntino extra prima di andare a dormire se si è svolto un esercizio fisico intenso. Occorre ricordare, inoltre, che l’insulina è assorbita più rapidamente quando la zona dell’iniezione si riscalda o viene sottoposta ad esercizio fisico; meglio allora cambiare la zona d’iniezione, spostandola dal muscolo interessato alla spalla o all’addome.