Un problema che ha una soluzione

Ovvero come affrontare il problema e vivere meglio.
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Sarà un po’ per pudore, sarà un po’ per il timore di offendere o di entrare in una sfera troppo intima, fatto sta che di disturbi sessuali difficilmente si parla. E non soltanto attraverso le pagine di un giornale, dove il colloquio è fin troppo generico e generalizzato, ma anche nell’intimità di un dialogo professionale, tipico del rapporto medico-paziente, risulta diffusa questa ritrosia ad affrontare un argomento così personale.
Un tema che è molto più facile colorare di battute, che affrontare con serietà scientifica. Eppure sappiamo bene -lo testimoniano tutte le ricerche epidemiologiche- che questo è un disturbo tipico del diabete e che, quindi, dovrebbe rientrare nelle usuali informazioni sanitarie offerte ai diabetici

Anche un giornale come “Tuttodiabete”, che in rispetto a una testata così onnicomprensiva, dovrebbe trattare a fondo tutti i problemi che riguardano il diabete, ha dedicato a questa “complicanza” molto meno spazio che a tante altre.
I motivi sono vari: un po’ per pudore appunto, un po’ perché questo è un discorso troppo riservato -da farsi a quattrocchi- un po’ perché non comporta grossi problemi sanitari (in fin dei conti, si vive bene anche senza quella cosa lì). Un po’, diciamolo, perché i rimedi finora offerti erano modesti e spesso mortificanti

Le nuove scoperte farmacologiche ci spingono a colmare finalmente questa lacuna, peraltro inconscia e non voluta. E lo facciamo non soltanto esaminando il tema con articoli di esperti, ma addirittura proponendo questo opuscolo, che proprio perché destinato ai diabetici viene affidato a veri esperti, come l’ex-presidente dell’Associazione medici diabetologi (AMD), Marco Comaschi, e al consulente scientifico di “Tuttodiabete”, Paolo Brunetti, ex-presidente della Società italiana di diabetologia (SID), entrambi due autorevoli rappresentanti del mondo diabetologico italiano.

Consapevoli poi che il disagio non è soltanto di chi ne soffre in prima persona, ma anche di chi gli vive accanto in un rapporto d’intimità, abbiamo chiesto a un noto andrologo, Ciro Basile Fasolo, di affrontare il tema dal punto di vista della partner.
Sappiamo bene quanti turbamenti possano accompagnarsi a questo problema, spesso rimosso, spesso negato anche con le persone con cui si dovrebbe, invece, condividerlo.

Così questo volumetto consente più utilizzi, non soltanto per conoscere maggiormente le caratteristiche della disfunzione erettile e i suoi possibili rimedi, ma anche per favorire magari un’occasione di confronto e di condivisione.

Un’unica avvertenza all’uso: abbiamo sempre diffuso i principi dell’autocontrollo del diabete come strumento essenziale per mantenere ben compensati i valori glicemici ed evitare così le pericolose complicanze. Nel caso della disfunzione erettile e dei suoi possibili interventi terapeutici è, però, essenziale il dialogo con il medico di fiducia. Leggete, quindi, queste pagine, fatele leggere anche al partner, ma poi parlatene con il vostro diabetologo, per la prescrizione medica della terapia più appropriata al vostro caso.

Lorenzo Verlato, Direttore di “Tuttodiabete”