Ho il diabete: a chi lo dico?

Non dev’essere un segreto da tener nascosto a tutti. Non c’è niente di cui vergognarsi ad avere il diabete, anzi, in alcuni casi può essere opportuno far sapere agli altri della propria condizione.

A chi parlarne? Ovviamente ai propri familiari e alle persone care che potranno offrire un utile sostegno, anche morale. Per quanto riguarda gli altri dipenderà dal soggetto e dalla situazione. Può essere utile per la propria sicurezza informare i colleghi o il personale scolastico : bisognerà spiegare loro perché potreste aver bisogno di controllare la glicemia, prendere zuccheri o farvi l’iniezione d’insulina.

Ma come parlare del vostro diabete con gli altri? Il consiglio è di essere chiari, pratici, senza scendere in dettagli scientifici. Basterà, per esempio, dire: “Ho il diabete, è una condizione che interferisce con il modo in cui il mio organismo utilizza il cibo, per cui devo osservare alcune precauzioni sulla dieta, sui cibi che mangio, sull’attività fisica. In caso di malessere, potrei aver bisogno di essere aiutato”. Se chi vi ascolta si dimostra interessato, potreste anche scendere in particolari.

Non sorprendetevi se qualcuno, per ignoranza,  si spaventerà, magari convinto che il diabete sia una malattia infettiva e contagiosa. In generale, dovete avere la pazienza di perdere qualche minuto a rassicurare, informare adeguandovi alle diverse situazioni e, soprattutto, all’interlocutore: è evidente che un conto sarà informare il datore di lavoro (in questo caso spiegandogli che statisticamente il diabete non comporta limitazioni operative), un altro conto parlarne con il fidanzato o la fidanzata.

Importante, in ogni caso, è far capire che il diabete, per voi, non è un pesante fardello. Fate sapere agli altri che riuscite ad avere una vita piena e produttiva e che, un diabetico ben compensato, può fare esattamente tutto ciò che anche un non diabetico fa.