Conciliare diabete e ciclismo? Si può!

Maggio, tempo di rispolverare la bicicletta e le attività all’aria aperta. Uno sport, quello del ciclismo, vissuto soprattutto in gruppo e con obbiettivi prefissati per il proprio benessere psicofisico. Ma si può aspirare a diventare ciclisti quando si ha il diabete?

I benefici del ciclismo. L’attività fisica aerobica, di lieve o moderata intensità, è sempre consigliabile nei soggetti diabetici. Un esempio sono la corsa, il nuoto e il ciclismo, che richiedono ai muscoli un lavoro ripetitivo e costante ideale per migliorare il controllo di glucosio nel sangue. Per trarre il massimo beneficio dall’attività ciclistica, una persona diabetica dovrebbe allenarsi 3 ore complessive a settimana. L’esercizio fisico dilata i capillari e aumenta il flusso di sangue che va alle cellule dei muscoli, mentre la costanza della pedalata aiuta a bruciare i grassi, che nel diabete di tipo 2 sono più elevati, e spinge i muscoli a usare il glucosio del sangue abbassando la glicemia. Pedalando per 60 minuti a una velocità di circa 20 chilometri l’ora (la classica velocità da ciclista non agonista), si può ottenere un calo dei valori di glicemia fino a 30-40mg/dl. L’allenamento, inoltre, deve essere preceduto da un controllo medico per verificare la presenza di una condizione fisica ottimale, lo stato di eventuali complicanze relative al diabete ed il monitoraggio costante della glicemia per scongiurare eventuali episodi di ipoglicemia.

Da sempre sostenitore che lo sport sia un ottimo alleato, e non un divieto, dei pazienti diabetici è il professor Pierpaolo de Feo, dirigente medico del S. Maria della Misericordia di Perugia e premiato lo scorso aprile a Spoleto durante il convegno “Ciclismo : promozione del territorio e garanzia per la salute”, organizzato dal Consorzio della Bonificazione Umbra in collaborazione con a A.N.C.O.R.A. Moving and Cycling Group.

Le regole per una buona pedalata. Durante una gara di ciclismo, ci sono pochi ma fondamentali  trucchi che si possono adottare per scongiurare eventuali episodi di ipoglicemia. Riportiamo qui, in punti, alcuni suggerimenti del professor De Feo in un’intervista rilasciata anni fa ad un periodico specializzato.

–          Bisogna saper riconoscere bene i sintomi che precedono un attacco di ipoglicemia, come confusione, annebbiamento della vista e senso di fame intenso

–          Prediligere i cibi dolci durante la gara

–          Controllare la glicemia ogni 30-60 minuti massimo, grazie ad un reflettometro applicato al manubrio della bicicletta. La glicemia andrebbe mantenuta sempre tra 100-160mg/dl. Se la glicemia scende sotto i 100mg/dl meglio fare uno spuntino con un panino o bere una bevanda zuccherosa.

–          Alimentarsi spesso e mezz’ora prima di un lungo sforzo, come una salita impegnativa, aiuta i muscoli a non trovarsi senza glucosio da utilizzare.

Controlli e osservazione dei limiti che alla fine porta una persona con diabete a conoscere se stesso e i propri limiti. “Ma c’è di più” aggiunge il professor De Feo, ”Molti diabetici vedono nella loro malattia un’incredibile forza che gli permette di dire: ‘Va bene, ho un problema. Ma se riesco a fare le stesse imprese di un ciclista sano vuol dire che ho davvero una marcia in più…”

Quando la bicicletta fa associazione. Siamo nel 2005, piena Maremma Toscana, dove il Prof.De Feo e alcuni pazienti diabetici si ritrovano a pedalare insieme. Queste persone, spinte dalla voglia di raggiungere una migliore convivenza con il diabete oltre che dalla passione per la bicicletta, imparano insieme a pedalare “correttamente” e a migliorare il proprio controllo metabolico.

È così che nasce l’Associazione Ciclismo e Diabete (C&D), con lo scopo di creare un gruppo di sostegno e di condivisione delle esperienze di tutti i diabetici appassionati di ciclismo. La mission di C&D e dei suoi soci, i “ciclomelliti”, sostiene fortemente che l’attività sportiva:

–          è un pilastro insostituibile della terapia del diabete mellito sia di tipo 1 che di tipo 2, migliorando sensibilmente il metabolismo e favorendo un equilibrato controllo della glicemia;

–          aiuta la persona con diabete nell’approccio, anche mentale, alla propria condizione patologica, consentendole di accettarla con serenità, di affrontarla con grinta, di superare timori e difficoltà e, dunque, di cambiare il modo di convivere con essa così da migliorare sensibilmente la propria qualità della vita;

–          aiuta ad abbattere l’ignoranza ed i pregiudizi, anche sociali, che ancora oggi circondano le persone con diabete, dimostrando così che è possibile ed alla portata di tutti una piena esplicazione delle proprie potenzialità umane e sportive, anche in ambito agonistico.”

C&D al VII Campionato Nazionale Su Strada Ciclisti Con Diabete-VI Trofeo Changing Diabetes,Arezzo,16-17/06/12.Fonte: www.diabetenolimits.org

Uniti dalla passione e dalla propria maglia, si tengono in contatto e si confrontano, scambiano le loro idee ed esperienze, mentre nelle strade di tutta Italia si ritrovano e pedalano uniti  affrontando meglio le tante salite.

Le prossime tappe dei ciclomelliti di C&D sono:

  • 11 e 12 maggio 2013 – Tappa del Giro d’Italia 2013 Sansepolcro, Firenze.
  • 8 e 9 giugno 2013 – IRONMAN, Pescara (in collaborazione con i podisti di www.diabetenolimits.org)
  • 15 e 16 giugno 2013 – GLUCORACE 2013, Arezzo.
  • 15 settembre 2013 – Campionato Nazionale mellitobikers, Camerano (AN) Rampiconero.
  • 10-13 ottobre 2013 – Multi CAMP MELLITO 2013. Località da definire (in collaborazione con i podisti di www.diabetenolimits.org)

Per qualsiasi informazione sulle modalità di adesione a C&D e ai suoi eventi, potete consultare il sito www.ciclismodiabete.it/

Alessandra Gilardini

 Fonti: OK Salute e Benessere, Cicloturismo (Gennaio 2008)Umbria 24 (3 Aprile 2013)Ciclismo & Diabete